Bene le esportazioni abruzzesi, ma resta il nodo delle micro imprese, per le quali senza adeguati sostegni all’innovazione è impensabile immaginare un percorso di sviluppo sui mercati internazionali. Lo ha detto il presidente della Cna Abruzzo, Italo Lupo, commentando i dati relativi all’andamento delle esportazioni abruzzesi nel primo semestre dell’anno: «Ci sono dati nella ricerca di Ronci che mettono in evidenza la particolare debolezza di alcuni comparti produttivi, come la moda o l’arredamento, che costituiscono l’ossatura del nostro sistema produttivo regionale. Per aziende impegnate in questi settori, che stentano ad affrontare i mercati esteri, vanno approntate misure in grado di potenziarne soprattutto l’innovazione tecnologica,  senza la quale è impensabile avvicinarsi ai mercati internazionali. Come? Magari prevedendo delle corsie preferenziali nei diversi bandi regionali».

«Vanno in generale potenziate le politiche di sostegno alle micro imprese – gli ha fatto eco il direttore regionale della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo – attraverso strumenti quali i poli di innovazione e le reti di impresa.  Ma  più specificatamente, le imprese di minori dimensioni ci chiedono di investire direttamente qui, in Abruzzo, i potenziali partner commerciali europei ed internazionali, attraverso momenti di promozione del nostro territorio e dei suoi prodotti. Politica cui potrebbe tornare molto utile il potenziamento delle rotte commerciali dell’aeroporto di Pescara».