Al sondaggio “Ti scrivo e ti dico cosa mangi”, lanciato una settimana fa dalla Cna di Ascoli in preparazione del convegno sull’etichettatura alimentare in programma giovedì 28 gennaio (ore 17,30) nella Sala Gialla della Camera di Commercio, hanno risposto – per posta elettronica, sul web e sui social – numerosi produttori e altrettanti  consumatori del Piceno. Il dato più significativo – rilevato empiricamente ma con precisione nel mini sondaggio Cna – riguarda la percentuale concordante (compresa fra il 53 e il 55 per cento di chi ha risposto) sulla questione che maggiormente preme sia a chi produce che a chi acquista prodotti alimentari. La questione “centrale”, di maggiore attenzione è interesse, si è rivelata essere proprio quella di una maggiore e migliore informazione sulla provenienza dei prodotti e sulla loro composizione.

NELLE ASPETTATIVE, SEGUONO IL RISPETTO DELL’AMBIENTE (PER I CONSUMATORI) E LA POSSIBILITA’ DI EVIDENZIARE E CERTIFICARE QUANDO SI TRATTI DI PRODOTTI NATURALI E DI STAGIONE (PER I PRODUTTORI). Al secondo posto per i consumatori, c’è l’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla salute, con la richiesta di indicazioni più chiare e precise sulle modalità di produzione, sulla produzione e lo smaltimento dei rifiuti. Sia per quanto riguarda il prodotto che per la confezione. Per  i produttori, invece, al secondo posto sì è classificata la richiesta di far valere con maggior forza – quindi con una evidenziazione forte nelle etichettature – il fatto che un prodotto si interamente naturale e di stagione.

GRAZIE ALLA QUALITA’ L’ALIMENTARE PICENO “VOLA”: 33 MILIONI DI EURO DI EXPORT ALIMENTARE NEL 2010, 54 MILIONI NEL 2015. Le esigenze dei consumatori e l’attenzione dei produttori sembrano ormai decretare il boom del tradizionale e tipico alimentare Piceno. In 5 anni, dal 2010 al 2015, le esportazioni sono infatti aumentate del 166 per cento. E nei primi 9 mesi del 2015 (ultimo dato statistico disponibile) il balzo in avanti più consistente con il passaggio (rispetto ai primi 9 mesi del 2014) da 32 milioni di Euro di prodotti esportati a oltre 40 milioni.

“VINCE” IL TIPICO E IL TERRITORIO. Le esportazioni e le vendite confermano il fatto che le risposte al sondaggio Cna non sono state solo un’enunciazione teorica. Fra gli incrementi più significativi fatti registrare nei fatturati delle aziende produttrici del Piceno, quello che è catalogato come “Altri prodotti alimentari”, ovvero produzione di pasti e piatti pronti, dolci, confetture e alimenti dietetici. Dal 2010 al 2015 l’export di questi prodotti ha avuto un’impennata del 246 per cento. Buon risultato anche dei prodotti “da forno e farinacei”: più 162 per cento. Quindi vini e spumanti: più 191 per cento in 5 anni.

IL SUPPORTO DELLA CNA A CHI PRODUCE ECCELLENZA ALIMENTARE: GIOVEDI’ 28 (ALLE ORE 17,30) IN CAMERA DI COMMERCIO ESPERTI NAZIONALI E LOCALI TRATTERANNO IL TEMA DELLE NUOVE NORME SULL’ETICHETTATURA CONTENUTE NEL “LIBRO DEGLI INGREDIENTI”.  Tutto ciò che produttori e consumatori hanno detto alla Cna nel sondaggio diventerà oggetto di un focus specifico all’interno del seminario “Ti scrivo e ti dico cosa mangi”, titolo dell’appuntamento che la Cna di Ascoli Piceno – settore Agroalimentare – ha voluto dare all’incontro programmato per giovedì 28 gennaio (ore 17,30) nella Sala Gialla della Camera di Commercio di Ascoli Piceno. Gli esperti nazionali presenti risponderanno ai quesiti inviati alla Cna, mentre l’argomento centrale trattato nel seminario sarà legato al “Libro degli ingredienti”, ovvero il registro previsto dalla nuova normativa sugli alimenti che punta a una più capillare e meticolosa informazione dei consumatori riguardo gli ingredienti usati per i cibi. “Questo libro è un onere in più per le impresa – spiega Isabella Mandozzi, responsabile di Cna Alimentare – ma, se ben interpretata e affrontata, anche un importante strumento di promozione e marketing grazie al quale le aziende che producono eccellenza e rispettando tutte le regole possono trarne il giusto riconoscimento”.

“Nel seminario – aggiunge Francesco Balloni, direttore provinciale della Cna – non si parlerà solo delle nuove norme sugli ingredienti ma di tutto quello che la normativa e le imprese stanno facendo per rispondere alle esigenze dei consumatori in termini di qualità e tutela della salute, a cominciare dalla presenza di allergeni. E per dare ancora più forza a questa azione di qualità intrapresa dalle nostre piccole imprese abbiamo voluto lanciare un sondaggio online per monitorare le difficoltà incontrate dai produttori e le aspettative dei consumatori. Gli esperti che operano sul territorio e quelli nazionali del nostro sistema Cna risponderanno ai quesiti più ricorrenti nell’incontro di giovedì in Camera di Commercio”.

“Ci sono medie e piccole imprese di questo settore – conclude Luigi Passaretti, presidente provinciale della Cna Picena – che operano già da tempo in questa direzione di qualità e di grande attenzione riguardo le molteplici esigenze dei consumatori. Non a caso nel convegno porteremo esempi di grande attualità, come quella della produzione di pane nero al carbone vegetale. Una produzione che va monitorata con attenzione per evitare che si inneschino meccanismi di manipolazione con l’uso non di ingredienti naturali ma di additivi e coloranti che al pane danno solo ed esclusivamente il colore scuro. Facendo sì che non possa essere classificato come pane ma come prodotto della panetteria fine”.

Questi i relatori che prenderanno la parola al seminario. Inizialmente i saluti del presidente provinciale Cna, Luigi Passaretti; del direttore provinciale, Francesco Balloni; e della presidente di Cna Alimentare, Isabella Mandozzi. Poi gli interventi tecnici: Emanuele Boselli e Massimo Mozzon (professori associati di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università Politecnica delle Marche), Maria Pia Miani (Cna Interpreta); Benedetta Rosetti (Asur Marche); Gabriele Rotini (Responsabile nazionale di Cna Alimentare); Anna Casini (vice presidente Regione Marche).