Il ‘sarto’ delle auto per i disabili
Sognava di fare il medico Fabrizio Milani. E anche se non indossa il camice bianco, da oltre 20 anni aiuta le persone disabili a vivere meglio. Amministra un’impresa, infatti, che progetta e produce dispositivi che consentono a persone con diverse patologie di guidare, muoversi e adattare la propria casa alle più svariate esigenze. “Mi piaceva l’idea di trovare soluzioni per far uscire le persone che, per via degli ostacoli che affrontano, spesso preferiscono restare a casa. Ognuno è diverso e noi, come dei sarti, cerchiamo di ‘cucirgli addosso’ quello che lo fa stare meglio”.
C’è un evento nella vita di Milani, che lo segna: la malattia della madre, in seguito alla quale, è costretta a muoversi in carrozzina. “So personalmente cosa significhi avere problemi di autonomia e mobilità. Le cose in questi anni sono migliorate, ma ancora oggi per un disabile è tutto complicato. E la macchina è per lui quello che le gambe sono per noi”.
Anche a causa di quello che è successo alla madre e dei problemi con alcuni medici, Milani abbandona l’idea di studiare medicina e si laurea in Giurisprudenza: “Una preparazione legale può far sempre comodo, pensai”. E così è stato: dopo la laurea, prima entra nell’officina meccanica di famiglia e la implementa con la vendita di veicoli, poi, nel 1995, fonda Sistema Guida 2000, dove ancora oggi gestisce l’amministrazione legale e commerciale.
Una realtà formata da tre altri soci, 11 dipendenti e due collaboratori esterni, con un fatturato per il 2016 di 900 mila euro. “Alla fine sono soddisfatto, il mio è un campo molto bello – continua Milani – perché c’è bisogno dell’uomo e dell’artigiano, nel senso più letterale del termine. Di qualcuno che ti ascolti, capisca e metta in pratica delle soluzioni su misura per te”.
I clienti sono soprattutto concessionarie e officine, che contattano Sistema Guida 2000 per allestire i veicoli. I prodotti principali (molti dei quali brevettati) sono frizioni, acceleratori e freni montati sul volante, per permettere a una persona in carrozzina di guidare senza l’utilizzo dei piedi; rampe, pedane, sedili girevoli e altri dispositivi per l’accesso alla vettura. Ma anche meccanismi per abbassare i pensili o il top della cucina e muoversi liberamente in casa.
“Esportiamo in tutta Europa e vorremmo consolidare il mercato estero, che per ora pesa attorno al 20-25% del fatturato – conclude Milani – magari entrando nelle forniture ufficiali. Abbiamo avviato interessanti contatti con la Turchia, dove è più facile accedere alle fabbriche per interagire direttamente nelle fasi di produzione e realizzare così veicoli già omologati secondo gli standard richiesti. In particolare, ci stiamo occupando della trasformazione e allestimento delle ambulanze”.
“Per il futuro vedremo. Ho tanti progetti. Vorrei dare un impianto ancora più industriale all’azienda. Prendere l’abilitazione da avvocato e chissà. Ho la medicina sempre nel cuore”.