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Favorire i processi di semplificazione, raccogliere le criticità e le aspettative delle imprese, riformare, armonizzare e dotare delle necessarie competenze la pubblica amministrazione della Ue e dei paesi interessati a livello internazionale: questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dal Governo francese, attualmente titolare del semestre di presidenza dell’Unione. La Conferenza interministeriale, dal titolo “Fattura elettronica: aspettative ed esperienze europee a confronto”.

La tavola rotonda europea. Per l’Italia, la CNA

Alla tavola rotonda hanno preso parte i rappresentanti di Francia, Italia, Spagna, Belgio, UE ed America Latina. Come CNA siamo intervenuti in rappresentanza esclusiva delle piccole imprese italiane con Claudio Carpentieri, responsabile del Dipartimento Politiche Fiscali della confederazione. Per la Francia era presente U2P, aderente a SMEunited, rappresentata da Natalie ROY.

Un’occasione preziosa per condividere con i partner europei la nostra esperienza, maturata nel corso di questi sette anni in cui abbiamo accompagnato le imprese a confrontarsi con un cambiamento epocale.

Il lungo cammino della fatturazione elettronica

Un processo graduale che ha interessato, da giugno 2014, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese verso la pubblica amministrazione, per poi estendersi, dal 1° gennaio 2019, a tutti i rapporti commerciali tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello stato italiano. E’ un obbligo generalizzato che interessa sia le operazioni che intercorrono tra titolari di partita IVA (BtoB) sia le operazioni effettuate verso consumatori finali (BtoC).

La platea di utenti

Al momento, in Italia, sono circa quattro milioni le imprese e gli autonomi che rientrano nel perimetro dell’obbligo di fatturazione elettronica, e circa un milione e 400mila i soggetti ancora esonerati, perché esenti dall’IVA.  Sotto questo aspetto va però considerato che la Commissione europea ha autorizzato l’Italia a estendere l’obbligo anche ai soggetti che rientrano nel cosiddetto “regime forfettario”. Ad oggi il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate gestisce più di 2 miliardi di fatture ogni anno.

I vantaggi della fatturazione elettronica

Sono stati poi condivisi i vantaggi legati alla fatturazione elettronica come efficace sistema di contrasto all’evasione. Secondo le stime del MEF, nel 2020 il gettito IVA è aumentato di circa due miliardi di euro. Tuttavia vanno considerati gli svantaggi per le piccole imprese che hanno subìto un inevitabile incremento degli oneri amministrativi. Incrementi che, purtroppo, riguardano prevalentemente le piccole imprese che si rivolgono agli intermediari per adempiere agli obblighi fiscali.

La tavola rotonda si è conclusa con la volontà comune di renderla permanente per condividere a livello europeo le esperienze maturate dai vari Stati e arrivare a un sistema di fatturazione europeo armonizzato: solo così sarà possibile garantire l’interoperabilità tra i singoli sistemi nazionali, facilitando la gestione degli scambi commerciali all’interno dell’Unione europea.