Per agganciare la ripresa è indispensabile che le imprese possano avere accesso al credito, altrimenti sarà tutto inutile”.

Ad affermarlo è Giancarlo Cardinali, riconfermato presidente di Fidimpresa Umbria nei giorni scorsi, nel corso delle assemblee territoriali che hanno rinnovato il Cda del confidi, nel quale siedono anche Dino Dezi (vice presidente), Fiorenzo Arcangeletti, Gianluca Bellavigna, Antonello Cozzali, Roberta Datteri e Mario Riccioni.

“Senza risorse economiche non si va da nessuna parte. Per usare una metafora: poco importa se il treno della ripresa è pronto a ripartire se non si hanno i soldi per comprare il biglietto. E proprio per non rimanere a terra noi crediamo che tutti gli sforzi debbano concentrarsi nel favorire l’accesso al credito, a costi accettabili, da parte delle imprese. Accesso diretto o, nel caso di imprese di piccole dimensioni, attraverso strumenti come i confidi, da sempre punto di riferimento strategico per questo segmento di aziende. Infatti è proprio grazie all’intermediazione dei confidi se negli anni, compresi questi ultimi, terribili, di crisi economica, moltissime imprese hanno potuto ottenere finanziamenti che altrimenti sarebbero stati loro negati”.

Nei prossimi mesi Fidimpresa Umbria, così come l’intero sistema nazionale dei confidi, sarà chiamata a confrontarsi con sfide importanti, quali quelle legate all’attuazione della riforma del Testo Unico Bancario (T.U.B.) e alla conseguente evoluzione del settore della garanzia. “È chiaro che in questo contesto diventano sempre più necessari il consolidamento e il ridisegno dell’intero sistema di garanzia regionale. Altrettanto determinante sarà però l’entità delle risorse che il governo regionale, nell’ambito degli interventi della programmazione dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020destinerà al sostegno dei confidi. Se dovessero risultare inadeguate – conclude Cardinali – rischierebbero di compromettere la possibile, seppur lieve, ripresa delle micro e piccole imprese”.