Fine secondo round per il rinnovo CCNL logistica, trasporto merci e spedizione

Mercoledì 9 ottobre si è svolto il secondo round sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dalle imprese della logistica, trasporto merci e spedizione tra le organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Il confronto ha fatto seguito a quello di giovedì 3 ottobre in cui è stato formalmente aperto il tavolo del rinnovo del contratto, in scadenza il 31 dicembre 2019, in cui sono coinvolti circa 40mila imprese e quasi 500mila lavoratori. All’ordine del giorno la verifica della sostenibilità delle intese economiche raggiunte con il rinnovo contrattuale siglato il 3 dicembre 2017, la verifica della competitività aziendale e il mantenimento del livello occupazionale.

Le organizzazioni sindacali hanno respinto con forza ogni proposta. L’unica apertura è risultata la formale dichiarazione di disponibilità ad avviare i lavori del rinnovo contrattuale con il riconoscimento che il settore versa in difficoltà.

La chiusura è stata ribadita anche in presenza di una richiesta che non prevede il mancato riconoscimento dei 33 euro previsti dall’ultima tranche, bensì la possibilità che questo importo possa essere dilazionato nel tempo, ovvero compensato con la sterilizzazione di altre voci contrattuali, come accaduto nel 2012.

Aver riscontrato la completa assenza di disponibilità ad ascoltare le ragioni delle imprese e la conseguente indisponibilità a ricercare soluzioni di interesse comune ci ha deluso molto.

Organizzazioni imprenditoriali e sindacali dovrebbero, al contrario, ritrovarsi unite nelle rivendicazioni per superare i colli di bottiglia del sistema viario italiano e dei collegamenti tra porti e reti di trasporto trans-europee, per risolvere le criticità derivanti dalle 1.918 opere infrastrutturali che l’Unione province d’Italia ha denunciato il rischio di chiusura, per rivendicare l’attuazione del Catasto nazionale delle strade previsto nel Codice della strada sin dal 1992 ma mai pienamente attuato.

Cercare di dare soluzione a questi problemi è di interesse anche dei sindacati perché attengono alla qualità della vita anche dei lavoratori dipendenti oltre che essere uno dei motivi per i quali si trovano sempre meno giovani italiani disposti a svolgere questo lavoro. CNA continuerà a impegnarsi concretamente nell’ interesse dell’autotrasporto, del sistema e dell’economia del Paese.

Il terzo round del confronto è fissato per lunedì 14 ottobre per una definitiva risoluzione della tematica relativa alla  sostenibilità economica.