Ci risiamo. Ad appena un anno dalla nostra denuncia in materia di gare sul trasporto persone bandite dalle amministrazioni locali, ecco che anche il Comune di Valfabbrica cede alla tentazione di limitare l’accesso agli appalti”. Ad affermarlo è Enrico Ceccarelli, presidente di CNA Fita Umbria, che interviene sul recente bando di gara indetto dall’amministrazione, guidata dal neo sindaco Roberta Di Simone, per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico per il 2016.

“Si tratta di scelte folli – incalza Ceccarelli -. Il bando in questione, infatti, limita la possibilità di parteciparvi alle sole cooperative sociali di tipo B, in aperta inosservanza e contrasto di quanto previsto sia dal codice degli appalti, sia dalle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie in tema di partecipazione alle procedure di affidamento di servizi pubblici. Si tratta dell’ennesimo atto fortemente discriminatorio e palesemente illegittimo di limitazione della concorrenza messo in atto da un’amministrazione pubblica. Non è possibile che un atto di indirizzo di giunta comunale possa ignorare quanto stabilito dal codice degli appalti e scavalcarlo!”.

“In questi giorni ci siamo rivolti al sindaco Di Simone e al funzionario competente del Comune di Valfabbrica – prosegue Fabiano Coletti, responsabile umbro della categoria – per chiedere la rimozione di tali limitazioni alla partecipazione alla gara. Purtroppo abbiamo ottenuto solo risposte generiche e in perfetto stile scaricabarile. Eppure – prosegue Coletti – nei casi di contenzioso su questi appalti, sia la giurisprudenza che i pareri dell’Autorità nazionale anticorruzione hanno sempre evidenziato l’illegittimità e l’eccesso di potere nel limitare la partecipazione da parte di alcuni tipi di imprese a vantaggio esclusivo di altre, a tutto danno della libera concorrenza. Quello del Comune di Valfabbrica è un atto che contrasta fortemente anche con lo spirito del protocollo d’intesa sottoscritto nello scorso maggio tra la Regione Umbria, le Province di Perugia e Terni, l’Anci, le associazioni di categorie e i sindacati sulle regole del trasporto scolastico a tutela dell’utenza, della cittadinanza, dei lavoratori e per lo sviluppo del sistema imprenditoriale umbro dei trasporti. Sia chiaro quindi – concludono all’unisono Ceccarelli e Coletti – che vigileremo ed opereremo a tutti i livelli, a partire dalla mobilitazione della categoria fino al ricorso alle vie legali, per far valere le ragioni delle imprese nostre associate”.