CNA Marche ha promosso, in collaborazione con la Camera di commercio delle Marche e il Confidi Uni.Co, un incontro formativo dedicato alle imprese con l’obiettivo di illustrare il “Pacchetto Pmi” relativo alle misure principalmente rivolte alle micro, piccole e medie imprese per combattere le conseguenze socio-economiche del sisma.

Per l’occasione, nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 giugno, di fronte a una nutrita platea di imprenditori e addetti ai lavori, nella sede di Ascoli Piceno della Camera di commercio delle Marche, relatori di spicco si sono avvicendati nel mettere in evidenza punti di forza e peculiarità dei bandi in uscita, sottolineando la necessità del territorio di accogliere al meglio un pacchetto di risorse in grado di garantire interessanti opportunità di ripresa economica per tutto il Piceno.

Dopo i saluti istituzionali, affidati al sindaco Marco Fioravanti e alla presidente CNA provinciale Arianna Trillini, hanno fatto il punto della situazione il coordinatore del Team sisma CNA Marche Daniele Salvi, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, il direttore generale di Uni.Co. Paolo Mariani, il coordinatore della segreteria tecnica per il Pnc sisma Romano Benini, il responsabile Politiche industriali CNA Mario Pagani e l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli. Al presidente di CNA Marche, Paolo Silenzi, sono state affidate le conclusioni. L’incontro è stato moderato dal direttore della CNA Francesco Balloni.

“Siamo di fronte a delle opportunità pensate in maniera trasversale per tutte le categorie imprenditoriali attive in ogni settore economico, con una serie di interventi volti ad aumentare l’attrattività del territorio, favorendo il rientro delle attività delocalizzate e la creazione di programmi innovativi per il consolidamento delle realtà economiche del Piceno” – affermano Paolo Silenzi e Arianna Trillini. “Gli imprenditori dovranno necessariamente rivestire un ruolo di primo piano: alle associazioni di categoria spetterà il compito di formarli, ma saranno loro ad essere chiamati ancora una volta a fare impresa con coraggio e consapevolezza per il bene di un territorio profondamente ferito dal sisma”.

Per farlo, però, sarà necessario incentivare un dialogo proficuo tra aziende e istituzioni, lavorando per sviluppare un processo dinamico di rinascita nell’ambito del quale CNA Marche, con le sue 51 sedi locali distribuite in maniera capillare su tutto il territorio regionale, è pronta a fare la sua parte.

“Il sistema CNA si dimostra ancora una volta leader nel coordinamento tra imprese ed enti pubblici”, sottolinea il presidente Sabatini. Sono convinto che, dando vita alle giuste sinergie, potremo sviluppare nuove possibilità fornendo risposte concrete alle istanze di un territorio che, da ormai troppi anni, soffre per via del sisma, accelerando sul fronte della ricostruzione e incentivando l’attivazione di servizi essenziali per le imprese e i cittadini”.

“Come Team sisma CNA Marche – spiega Daniele Salvi – siamo costantemente in prima linea, interfacciandoci con il Pnc sisma, per dar vita a bandi in grado di riattivare un circuito economico virtuoso e di riqualificare il territorio, nella speranza che a breve possano essere messi in campo ulteriori strumenti di sostegno alle nostre imprese”.

“Il contributo offerto dalla CNA nell’ambito della recente revisione dell’ordinanza 126 del commissario alla Ricostruzione Legnini – sottolinea Mario Paganiconferma ancora una volta il profondo coinvolgimento dell’associazione nella partita della ricostruzione. L’obiettivo è continuare su questa strada anche per i bandi della Macromisura B del Fondo complementare, in modo da offrire il giusto sostegno a chi intende continuare a investire sul proprio territorio”.

“I nuovi bandi del Fondo complementare sisma rappresentano il frutto del lavoro portato avanti in maniera congiunta dal Pnc con la CNA e le altre associazioni di categoria” – assicura Romano Benini. “Crediamo fermamente che queste risorse possano permettere agli imprenditori di restare con fiducia sul territorio e di dar vita a idee progettuali innovative da trasferire alle nuove generazioni”.