“Bisogna attuare un’evoluzione della CNA e non una rivoluzione, dobbiamo crescere in qualità e di livello, uscendo dalla comfort zone della sicurezza e del controllo, smettendo di affrontare i problemi con gli occhi del passato”, con queste parole ha chiuso il suo discorso il direttore Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema CNA, Armando Prunecchi, intervenuto al primo degli incontri formativi riservati ai nuovi organismi dirigenti della CNA di Roma.

Parole, quelle del direttore Prunecchi, che hanno restituito alla platea la necessità di fare sistema, come obiettivo principale della CNA, per mettere in atto una governance 4.0, una regia consapevole in grado di gestire le difficoltà attraverso identità, appartenenza, competenze e immaginazione.

Il direttore ha poi ribadito l’importanza di una visione a lungo termine che viene ampiamente espressa nel Piano strategico che ogni CNA è chiamata a realizzare, della trasparenza con gli associati e della comunicazione, che va resa attiva con la tecnologia e la connessione.

In questo momento storico di incertezza, il direttore Prunecchi ha indicato l’open innovation come modalità per approcciare i problemi in maniera più flessibile e non statica, rimanendo aperti a nuove soluzioni che possono venire anche dall’esterno. Questo spesso significa dover uscire dalla propria comfort zone e lo si può fare accettando caos e instabilità, eliminando un approccio orientato verso il “già accaduto”.

Ad aprire l’iniziativa di ieri è stato Stefano Di Niola, segretario della CNA di Roma, rivolgendo un saluto agli imprenditori presenti, sottolineando il valore della formazione, valore che quest’anno acquista un significato ancora più importante, con il ventesimo anniversario di Fondartigianato, ente formativo della CNA.

“La formazione ci consentirà di rendere più chiare le identità della CNA, utili a rafforzare l’essenza della rappresentanza della Confederazione”, ha concluso Di Niola.

È poi intervenuto Giuseppe Vivace, responsabile area Formazione e Sviluppo competenze CNA Nazionale, che avviato una riflessione sui valori che caratterizzano la Confederazione: “la CNA è una parte del sistema che ha una propria autonomia economica-finanziaria e di rappresentanza, dentro un quadro di regole comuni e strategie condivise”. Tra queste, la necessità di aprire l’associazione a nuovi settori, anche per assicurare un ricambio generazionale, la trasformazione digitale, la sostenibilità e aumentare la flessibilità e la competenza interna. E tutto questo non può non attuarsi anche grazie alla formazione.

A concludere l’iniziativa Maria Fermanelli, presidente di CNA di Roma, che si è detta molto soddisfatta della qualità dei contenuti esposti, con grande beneficio degli imprenditori presenti.