L’artigiano “provocatore” tra i grandi sponsor del Concertone

A scorrere gli sponsor del recente concerto del primo maggio, ci si domanda come ci sia arrivato. Piccolo tra i grandi. Unico artigiano tra multinazionali, aziende e cooperative. Perché dietro ‘Mokambo diffuso’, in realtà, si nasconde Franco Neri, 57enne siracusano dalle infinite “provocazioni comunicative”, ultima la CannoloTerapia. “Un’esperienza – spiega – capace di mettere in fila, in maniera democratica, banchieri e bambini, passanti e imprenditori. Fino agli artisti e ai giornalisti nel backstage del Concertone”.

Franco è figlio di Alfio, il grande iniziatore di questa storia. E’ lui, a soli 18 anni, che apre il laboratorio-pasticceria, “dal quale non sono mai uscito”, racconta Franco. “Ho imparato tutto sul campo, a partire da cosa significhi essere artigiani. Noi dobbiamo fare prodotti, non scontrini. E nel mio caso, prodotti rappresentativi della nostra arte, ma anche del nostro territorio”.

Franco parla al plurale, perché dal 2004, quando il padre è mancato, insieme ai fratelli ha scelto di mantenere viva la tradizione e l’omonimo laboratorio “Alfio Neri”. E se Massimo si occupa della pasticceria, Salvatore dei rapporti commerciali, lui produce “provocazioni”, progetti comunicativi e di marketing, come Mokambo diffuso (dal nome del primo bar del padre), un contenitore d’idee che gli è valso anche l’invito a tenere un seminario al Master in Economia e Gestione della comunicazione dell’Università di Roma Tor Vergata.

“Usiamo esclusivamente ingredienti di altissima qualità – continua – eccellenze del territorio come la mandorla di Avola, il moscato di Siracusa, il miele degli Iblei e il Limone di Siracusa. E’ dall’unione di questi elementi che è nata la Perla di mandorla MMMhhUUUhhMMM, che nel 2012, alla Mostra Internazionale dell’Alimentazione di Rimini, ha ottenuto il ‘Sapore Innovation Award’ per il prodotto più innovativo”.

E’ dal rispetto degli elementi e della tradizione, che arriva anche l’ultima trovata di Franco: la Cannoloterapia. “E’ una sorta di B2B tra me e il cliente – dice – un percorso in cui realizzo un prodotto personalizzato ed espresso”.

Da un anno Franco gira l’Italia, in occasione di feste, meeting o ricorrenze varie, e fa vivere ai partecipanti quella, che a sentirlo, sembra davvero un’esperienza sensoriale.

“A me non interessa se dietro di te ci sono duecento persone, quello è un momento tra di noi, durante il quale ti accompagno, fino alla fine”. E così, mentre prepara, Franco comincia a raccontarti della buccia, l’involucro del cannolo. Dove e come nasce. Poi, la ricotta, rigorosamente mista, “perché deve avere quel profumo, quel sapore e rispettare la stagionalità della produzione”. I granelli di mandorla che vengono solo da Avola, il pistacchio da Bronte, le arance e le ciliegie candite. “Chiedo di eventuali allergie, i gusti, le antipatie. E, prima di riempirli, rigorosamente a spatola, ti parlo della cannella, che non è una semplice decorazione, ma una spezia, detta anche droga. E se mi ascolti e la inali, al primo morso, capirai perché”.