Dal lavoro in banca al Cenacolo di Leonardo per l’Expo “inseguendo un sogno”

Come si fa a diventare un artista unico nel suo genere, con opere presenti in tutto il mondo dall’America al Medio Oriente, dall’Europa al Canada, dalla Russia a Israele fino in Giappone? “Inseguendo un sogno”. E’ questa la risposta di Giuliano Melioli, artista reggiano specializzato nell’architettura di interni, che ha creato la tecnica del cotto policromo intarsiato, unica al mondo.

Il sogno di Giuliano comincia più di trent’anni fa, quando si licenzia dalla banca dove lavorava come geometra per fare l’artigiano. Una vera e propria pazzia all’epoca abbandonare un posto fisso, che godeva oltretutto di notevoli privilegi e grande prestigio. “Il primo anno dopo il licenziamento – racconta l’artista reggiano – ho vissuto con la liquidazione, che mi ha permesso di comprare il primo forno usato e le attrezzature necessarie per realizzare i primi oggetti. Ho chiesto in prestito a un mio amico uno spazio nello stand alla Fiera Campionaria di Bologna, dove ho portato tre tavoli. Li ho venduti in tre giorni nonostante il costo importante, superiore al milione di lire, a dei ragazzi giovani. Così ho capito che il mio nuovo lavoro aveva un futuro. Era il 1986”.

Da allora è cominciato il decollo della sua attività. Un’ascesa costellata da numerosi successi che hanno reso Giuliano un simbolo del Made in Italy nel mondo. Basti pensare che è stato scelto dall’Istituto italiano del Commercio Estero e il Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato per rappresentare l’arte italiana a New York in occasione delle Colombiadi nel 1992 e più recentemente ha esposto delle importanti opere nella nuova sede commerciale della Toyota a Fukuoka in Giappone.

“La crisi non ha risparmiato nemmeno noi – continua – ma non siamo certo rimasti fermi ad aspettare che le cose tornassero come prima. Per preservare il futuro dell’azienda i dipendenti sono diventati soci. Io e Cesare, socio che si è unito successivamente nella conduzione dell’azienda, abbiamo garantito per loro e adesso le commesse sono aumentate. Credo che il segreto sia essere creativi e aperti alla modernità”.

Ma Giuliano non si ferma qui, nonostante i suoi 74 anni e una carriera trentennale ricca di successi. L’ultima importante sfida che lo vede protagonista, è l’esposizione di una sua opera presso la stazione Mediopadana AV di Reggio Emilia in occasione di ExpoMilano2015. Un’opera che ha ricevuto l’autorizzazione dalle Ferrovie dello Stato previo consenso del celebre Architetto Santiago Calatrava, autore della stazione Mediopadana. Tutto parte dal regalo di un libro sul restauro del capolavoro di Leonardo Da Vinci L’Ultima cena, uno dei simboli della città di Milano. Da qui l’idea di affrontare il tema dell’alimentazione sostenibile attraverso una provocazione che ci porti alla realtà di tutti i giorni. E cioè: “Non esiste una alimentazione sostenibile per tutti senza condivisione”. Per rappresentare questo messaggio Melioli ha riprodotto il Cenacolo di Leonardo su un enorme pannello di 8.8 x 4 metri rivisitandolo in chiave moderna, sia con la tecnica del cocciopesto utilizzata nell’antica Roma, sia con l’uso di colori che si distaccano completamente dall’originale.

Se il Cenacolo di Leonardo è uno dei simboli di Milano, il cooperativismo, la collaborazione, l’impegno verso la collettività fanno parte della cultura e delle radici del territorio Emiliano. L’opera di Giuliano diventa quindi l’occasione per presentare ai milioni di visitatori dell’Expo l’arte italiana Made in Reggio, la sua tecnica del cocciopesto intarsiato unica al mondo e le capacità ed eccellenze del territorio, ma al tempo stesso è anche il modo per provocare le coscienze e veicolare un messaggio di solidarietà.