Da settembre 2015 sono entrati in vigore gli ultimi quattro decreti legislativi che completano la riforma del Job Act. Bisognerà attendere la fine dell’anno per avere conferma dell’effettiva portata di questo capitolo nuovo della legislazione del lavoro, ma gli effetti positivi cominciano a farsi sentire sull’occupazione. Essendo entrati nel pieno della sua concreta attuazione, CNA Reggio Emilia vuole fornire un quadro d’insieme completo alle imprese per aiutarle a cogliere le opportunità insite in questa importante riforma del mercato del lavoro attraverso un seminario di approfondimento che si terrà dalle 18 alle 20 presso la sede provinciale CNA.

Secondo i dati dell’Osservatorio Mercato del Lavoro, curato dal Centro Studi della CNA, che analizza mensilmente l’occupazione in un campione di 20.500 micro e piccole imprese, con circa 125mila dipendenti (ultima rilevazione settembre 2015), nei primi nove mesi del 2015 l’occupazione nelle pmi è aumentata del 2,5%. In pratica un’azienda su sette ha assunto con quasi il 90% di occupazione stabile.

Ma a che cosa è dovuto il miglioramento dell’occupazione e quali sono le implicazioni per le imprese? Con l’aiuto dei consulenti esperti, CNA ha individuato le tematiche di maggiore interesse per gli imprenditori per la gestione dei rapporti di lavoro. Il programma della serata prevede, infatti, gli interventi di relatori qualificati di CNA Interpreta, rete integrata di servizi e informazioni fiscali-legislative per il mondo delle imprese, sui seguenti temi: controlli a distanza, mansioni e demansionamento (docente Mauro Sala); riforma delle collaborazioni e riordino delle tipologie contrattuali,  nuove sanzioni (docente Andrea Bergamini).

“Come CNA valutiamo positivamente molte delle novità normative contenute nel Job Act – sostiene Nunzio Dallari, presidente provinciale CNA – Abbiamo apprezzato la volontà di non intervenire di nuovo sul contratto a tempo determinato, modificato meno di anno fa dal decreto Poletti; l’intenzione del Governo di salvaguardare e di valorizzare l’apprendistato, lasciando sostanzialmente inalterata la regolamentazione dell’apprendistato professionalizzante; sul lavoro accessorio, positiva è la possibilità di ricorrere a tali prestazioni in tutti i settori produttivi; la modifica della disciplina delle mansioni che con il demansionamento con mantenimento del livello retributivo va incontro all’esigenza di maggiore flessibilità da parte delle imprese nell’impiego dei propri dipendenti”.  

Per maggiori informazioni e per aderire, contattare la segreteria organizzativa, Rif. Daniela Nasi, Tel 0522 356380 e-mail daniela.nasi@cnare.it