Si è concretizzata, per il sesto anno consecutivo l’azione degli artigiani della Cna di Ascoli per le dame della Quintana. Grazie alla disponibilità dell’organizzazione della Quintana di Ascoli, oggi rappresentata da Massimo Massetti, dell’Amministrazione comunale e di tutti i sestieri che si contendono il Palio di agosto, gli orafi della Cna hanno vestito anche per il 2017 i panni dei grandi maestri artigiani del Quattrocento mettendosi “al servizio” delle dame della Quintana.

“Il proficuo lavoro svolto con il maestro Lazzarotti – spiega Andrea Fusco, responsabile del settore artistico per la Cna Picena – ci ha consentito di abbinare al meglio i gioielli ai vestiti delle dame. I nostri orafi, fin dal primo anno di questo progetto, hanno sempre realizzato opere in tema con i dipinti del Crivelli e di altri grandi pittori dell’epoca. Questo agevola la scelta in quanto si tratta di opere artigiane uniche realizzate con criteri ornamentali e anche con materiali che erano quelli tipici degli artigiani orafi del Quattrocento e del Cinquecento”.

“Il nostro progetto è al sesto anno – aggiunge Giuseppe Coccia, neoportavoce territoriale degli Orafi della Cna Picena –  e la nostra azione si è consolidata grazie alle professionalità dei nostri artigiani. Riteniamo di contribuire, a modo nostro, ad arricchire la Quintana che è un eccezionale strumento che Ascoli ha per promuovere la propria immagine in Italia e nel mondo. L’impegno per il futuro sarà quello di coinvolgere sempre maggiormente i maestri orafi del sistema Cna a tutti i livelli nazionali, veicolando così ancora di più il nome di Ascoli e della sua Quintana”.

“I maestri artigiani e gli orafi Pietro Angelini, Giuseppe Coccia, Silvano Zanchi, Antonio Tomaselli, Marilina Gasparrini e Davide De Iulis, hanno fatto – spiega Paolo Lazzarotti – parte quest’anno della squadra che è ancora al lavoro per le ultime rifiniture ai gioielli che saranno assegnati e poi indossati, dopo le ultime prove con l’abito, dalle dame nel corteo storico di domenica”.

“Gli orafi del passato – conclude Barbara Tomassini, presidente regionale di Cna artistico Marche – usavano tecniche diverse da quelle di oggi e quindi riprodurre fedelmente questi capolavori è spesso più difficile che crearne uno ex novo. Ecco percé per la buona riuscita del sitema, come Cna di Ascoli, ci siamo fin dalle prime battute di questo progetto impegnati per rafforzare sempre più la sinergia fra i nostri orafi, studiosi e critici d’arte”.