L’evento svoltosi in 20 giugno presso la CNA di Imola “Speciale Filiera Meccanica: sinergie di imprese”  ha visto la sala gremita in ogni ordine di posto ma quello che più è importante c’è stato un dialogo proattivo tra relatori e gli imprenditori presenti. Molti gli spunti interessanti ed operativi che saranno  tradotti in pratica in un prossimo incontro in cui saranno le imprese ad essere “presenti di là dal tavolo”. Interessanti i contributi forniti dai relatori che hanno consentito di capire alcune dinamiche della filiera e le possibili soluzioni future che i presenti si sono detti d’accordo a tradurre in pratica.

Molto interessanti gli interventi del Presidente  Nazionale Bergami che ha illustrato le attuali difficoltà dei piccoli “strozzati” dai committenti e le possibili azioni che le PMI devono mettere in pratica per  poter restare sul marcato; importante anche l’intervento della preside I.I.S. Alberghetti di Imola sul sistema duale, che troverà applicazione dal prossimo settembre. E’ infatti alla firma della regione Emilia Romagna l’accordo che sarà la base per rendere operativo il sistema duale scuola lavoro. IL Presidente Sacmi ha illustrato quali siano le politiche presenti  e future  e le esigenze che uno dei più importanti committenti regionali esprime; tra le altre cose la SACMI rappresenta un unicum nei rapporti con i fornitori e subfornitura dando il 70-80% del lavoro ad imprese  dell’Emilia Romagna e del circondario.

Il Presidente CNA Imola Cavini ha ricostruito le esigenze delle pmi territoriali. Si tratta di un territorio che ha ancora delle competenze da spendere nella filiera meccanica; si assiste ad una dicotomia tra le imprese che in qualche modo sono partecipate e/o hanno rapporti preferenziali con i grossi committenti ( che rispetto al futuro non vedono grosse criticità avendo la percezione che i loro committenti hanno un mercato in espansione ed ancora solido) e le imprese che invece non sono in questa condizione, che hanno poca certezza delle commesse future, ossia hanno una programmazione non lineare; le imprese lamentano difficoltà per la concorrenza con paesi stranieri a basso costo del lavoro e con una burocrazia meno invasiva; per quanto concerne la formazione, occorre migliorare il rapporto con la scuola; tuttavia si riscontra difficoltà nell’individurae le figure disponibili per il settore con il rischio di “litigarsi” le competenze. Un tema ribadito in po da tutti sono i tempi di pagamento e la burocrazia, che pesa sia direttamente che indirettamente sull’impresa causando costi non più tollerabili e gap competitivo con altri territori. Le istanze provenienti dalle imprese sono state prese in considerazione per le prossime sinergie ed aggregazioni.