“Le CNA territoriali devono essere solide, altrimenti non possono nemmeno fare rappresentanza. Se hanno poche centinaia di iscritti, che capacità di rappresentanza hanno? Ecco perché a volte serve la convergenza tra le strutture territoriali. Quindi ben vengano la collaborazione e l’integrazione tra Bergamo e Milano”. Così Otello Gregorini, segretario generale della CNA, in occasione dell’assemblea elettiva di CNA Bergamo, che ha espresso Patrizio Ricci, autotrasportatore, alla guida dell’associazione per i prossimi quattro anni. “Serve massa critica – ha evidenziato – data dal numero degli iscritti e dalla solidità dei bilanci. Tutte le strade che permettono alla nostra associazione di essere più autorevole vanno perseguite”.
Il nostro segretario generale ha anche proposto un affondo sul tema, emerso durante la serata, del ruolo dell’imprenditore rispetto a quello del funzionario all’interno dell’associazione. “Abbiamo vissuto due CNA”, continua Gregorini. “Una nata nel dopoguerra, l’altra nata nel 1994. Nella prima eravamo gemmazione dei partiti, con la seconda si fece una scelta di campo in cui la CNA decise di non avere più rapporti coi partiti e di diventare autonoma, ridisegnando anche i ruoli dei funzionari e degli imprenditori”.
E’ stato poi il momento di un passaggio sulla scarsa attenzione che la politica riserva all’impresa artigiana: “Esiste una cultura politica diffusa che non riconosce l’importanza della piccola e media impresa, ma solo quella della grande impresa. Serve, allora, ritrovare le condizioni per rimettere in piedi la collaborazione tra le associazioni delle Pmi, come si aveva con Rete Imprese Italia. Entro uno, massimo due anni. Altrimenti bisogna puntare su una proposta alternativa – ha concluso Gregorini – che includa verticalmente più componenti della società, tra cui anche i pensionati”.
Nel suo intervento di saluto al consiglio territoriale che lo ha eletto presidente di CNA Bergamo, Patrizio Ricci ha sottolineato: “Vengo nell’alveo di un percorso di continuità con il precedente presidente, Leone Algisi, e di dialogo con tutti i livelli del sistema confederale. Il primo comandamento per rispondere alla disaffezione verso la politica e la rappresentanza è l’esempio che noi imprenditori possiamo dare”. Ricci, 64 anni, autotrasportatore, è stato tra l’altro presidente di CNA Fita negli ultimi otto anni.