“Il nostro compito con la politica è porre problemi e proporre soluzioni. Spetta alla politica trovare e dare le risposte più efficaci e più utili alle imprese e al Paese”. Ad affermarlo il nostro segretario generale, Otello Gregorini, intervenendo a Montesilvano all’assemblea elettiva provinciale di CNA Pescara, che ha eletto Linda D’Agostino alla presidenza e confermato Luciano Di Lorito come direttore.
Gregorini ha risposto così ai numerosi interventi degli ospiti istituzionali presenti, che nei loro saluti alla platea avevano tenuto a sottolineare l’importanza del confronto tra parti sociali e politica come fattore di crescita. “Però – ha puntualizzato Gregorini – bisognerebbe passare più rapidamente dal dire al fare. Ci sono alcuni dossier con le soluzioni già previste, a esempio penso al nostro recente rapporto sulla semplificazione burocratica a favore delle piccole e micro imprese, che permetterebbe di risparmiare ben sette miliardi e mezzo da investire altrimenti. Basterebbe farne tesoro, perlomeno in parte”.
“Il problema – ha evidenziato il nostro segretario generale – è che spesso le scelte della politica, e dico tutta la politica, sono pensate e tagliate a misura di grande impresa. Ed è un errore, perché il rapporto tra la grande industria e un territorio dipende da fattori complessi, mentre un artigiano o un piccolo imprenditore sono parte integrante di quella comunità: come ha detto qualcuno, chi ogni mattina alza anche nei piccoli centri una saracinesca è un eroe, ma se decide di abbassarla per sempre contribuisce a desertificare quel territorio”.
Si tratta dunque “di accorciare ulteriormente le distanze” tra la politica e il mondo delle imprese artigiane, micro e piccole su alcuni temi chiave. “Prendiamo il tema della difficoltà di reperire manodopera qualificata nel nostro segmento. Un problema – ha rilevato – che chiama in causa un approccio pratico, non ideologico, con temi quali la formazione di stranieri che possono essere utili a colmare i vuoti di organico in un’azienda, ma anche a sostenere progetti di espansione produttiva che altrimenti sono irrealizzabili. Noi ci stiamo lavorando, ma – ha concluso Gregorini – non possiamo farlo da soli”.