“È giunto il momento di porre fine ai divieti di circolazione del Tirolo, perché da un lato limita illegittimamente il traffico di transito degli autotrasportatori non austriaci e dall’altro crea condizioni favorevoli per le imprese tirolesi”, reclamano le associazioni dell’autotrasporto.

Dal 2020 in Tirolo il valore limite della qualità dell’aria lungo l’autostrada non è stato superato (vedasi allegato 1), il che significa che non vi è alcuna base legale per mantenere il divieto di transito notturno né tantomeno il divieto di circolazione settoriale e il limite di 100 km/h sull’autostrada Inntal. Senza il divieto di circolazione notturna e il doppio pedaggio notturno, non sono necessarie le misure di dosaggio”, hanno dichiarato le Camere di commercio di Bolzano e Trento, CNA e le altre associazioni regionali nel corso dell’incontro che si è svolto ieri con il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.

Le misure del Tirolo hanno un impatto notevole sull’economia italiana e tedesca, un danno economico totale annuo pari a 251,6 milioni di euro. Oltre alla consistente perdita finanziaria per le imprese direttamente toccate dai divieti, la limitazione dello scambio di beni attraverso il Brennero mette a rischio il commercio internazionale in Europa. “A pagare le conseguenze delle misure del Tirolo sono anche gli autisti, spesso costretti a rimanere fermi in coda per ore senza poter accedere ai servizi igienici a causa del dosaggio a Kufstein. Alcuni dei nostri autisti si rifiutano addirittura di attraversare il Tirolo per risparmiarsi questo supplizio”, affermano congiuntamente i Presidenti e rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto che insieme alle Camere di commercio hanno espresso apprezzamento al ministro Salvini, che sta seguendo la tematica con grande attenzione e determinazione. Da troppo tempo tutte le aziende di trasporto non tirolesi subiscono le misure unilaterali del Tirolo che non hanno portato in alcun modo a incentivare il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia.