Alla 61/a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, la Fondazione Marche Cultura, attraverso Marche Film Commission, ha istituito per la prima volta il premio “Marche Nuovo Cinema”, un riconoscimento pensato per valorizzare i nuovi talenti marchigiani nel settore del cinema e dell’audiovisivo. I primi tre premiati sono: Giulia Grandinetti (Potenza Picena), Gianluca Santoni (Monte Urano) e Nicola Sorcinelli (San Costanzo), ai quali è stata consegnata un’opera d’arte originale realizzata da tre illustratrici e animatrici marchigiane di grande rilievo: Mara Cerri, Magda Guidi e Virginia Mori.
Tra le iniziative presentate, anche il convegno “I mestieri del cinema”, organizzata da CNA Cinema e Audiovisivo Marche con il presidente nazionale di CNA Cinema e Audiovisivo, Gianluca Curti, il direttore della Marche Film Commission, Francesco Gesualdi, la regista e presidente del Cda della Mostra, Giuliana Gamba.
“Da sempre CNA rappresenta molte di queste professioni – ha detto il presidente Curti – e noi dobbiamo essere in grado di diventare punto di riferimento per il settore ed essere in grado di fornire quelle professionalità che servono al mercato”. Ma c’è dietro l’angolo, incombente, l’utilizzo dell’Ai. Secondo Curti “L’uso sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale, anche nel cinema può rappresentare un pericolo ma può essere – se adoperata con criterio – diventare un’opportunità. Nessun algoritmo potrà mai sostituire le mani e l’anima di un artigiano. E’ chiaro che tutti i mestieri legati al cinema vivranno una trasformazione, l’importante è non farsi sopraffare dall’Ai”.
Il direttore della Marche Film Commission, Francesco Gesualdi, ha ribadito l’importanza di “una presenza attiva alla Mostra attraverso premi, anteprime e momenti formativi” sottolineando “l’impegno nella crescita della filiera cinematografica marchigiana”.
Infine, la Fondazione ha patrocinato l’intero programma di eventi dedicato ad Adriano Aprà, con un focus sul simposio “Adriano agli amici”, in ricordo della figura di critico, storico e intellettuale che ha segnato profondamente la storia della Mostra di Pesaro.