“Siamo consapevoli come CNA che la Pubblica amministrazione è indispensabile allo sviluppo dei territori, favorendo in particolare artigiani e piccole imprese. Proprio perché riteniamo che la Pubblica amministrazione sia un partner strategico per la competitività delle imprese, abbiamo costituito un Osservatorio permanente burocrazia, quest’anno arrivato alla sesta edizione, che ci consente di verificare sul campo l’efficienza della Pubblica amministrazione nei sistemi territoriali e di formulare proposte concrete per sciogliere i nodi su tempi, costi, procedure, trasformazione digitale e rapporto con gli enti”. Ad affermarlo il responsabile del dipartimento Relazioni istituzionali e Affari legislativi della Confederazione, Marco Capozi intervenendo alla tavola rotonda su “Innovazione e sviluppo territoriale: esperienze, leve abilitanti e ruolo della PA”, tenutasi nell’ambito del Forum PA di Roma.
Capozi ha quindi spiegato sinteticamente gli obiettivi del nostro Osservatorio:
- prendere aspetti specifici che riguardano lo svolgimento dell’attività d’impresa ed esaminare le differenze territoriali attraverso le articolazioni della Confederazione, che conta oltre mille sedi e tiene rapporti quotidiani con istituzioni e Pubblica amministrazione, a tutti i livelli;
- esaminare le differenze di comportamento pubblico in termini di costi, tempi, procedure, enti coinvolti, verificando modalità di concreta attuazione dei provvedimenti (monitoraggio delle norme) e prassi locali;
- raccogliere ed esaminare dati/informazioni quali-quantitative.
“Noi – ha puntualizzato Capozi – non puntiamo il dito contro qualcuno ma proponiamo soluzioni, tra l’altro valorizzando le ‘best practice’ e promuovendo il confronto e il dialogo, in primis, tra tutti i soggetti coinvolti, dalle regioni ai comuni e alle camere di commercio, per cercare di riuscire a dare certezza, proporzionalità, fiducia alle imprese”.
“Come CNA – ha evidenziato in conclusione Capozi – elaboriamo e presentiamo proposte per favorire la creazione di ecosistemi di innovazione a livello territoriale attraverso: l’inter-operabilità delle banche dati, la diffusione delle buone pratiche, la collaborazione tra imprese e Pubblica amministrazione”.