Il cibo degli artigiani fa indigestione di burocrazia

Verrà presentato a Roma nella mattinata di domani, martedì 12 novembre, “Comune che vai, burocrazia che trovi”. Giunto alla seconda edizione, l’Osservatorio CNA che misura l’enorme peso, e i grandi costi, della burocrazia sulle imprese quest’anno è dedicato alle difficoltà che incontrano gli artigiani del settore agroalimentare, penalizzati rispetto ad altri comparti nella vendita diretta ai consumatori, ed è titolata “Cibo a ostacoli – Le sfide delle imprese artigiane alla prova dell’evoluzione dei consumi alimentari”. Difficoltà che coinvolgono i clienti in un momento di cambiamenti epocali sul fronte della pausa pasto. Sfiora ormai gli 85 miliardi la spesa complessiva degli italiani per mangiare fuori casa. Oltre 1520 euro a testa, secondo uno studio condotto da CNA Agroalimentare e CNA Turismo e Commercio. E un quinto delle nuove assunzioni negli ultimi cinque anni sono arrivate dal settore del “food & drink”. Due risultati del mutamento radicale nelle abitudini alimentari degli italiani. In particolare, dell’incremento registrato dal consumo di pasti fuori casa.

Discuteranno di tutto questo a partire dalle ore 10.30 nell’auditorium della CNA (piazza Mariano Armellini, 9A) – dopo l’apertura dei lavori di Stefania Milo, vice presidente nazionale CNA – Gabriele Rotini (responsabile unione CNA Agroalimentare), Marco Capozi (responsabile ufficio Relazioni istituzionali CNA), Gian Paolo Manzella (sottosegretario allo Sviluppo economico), Maria Alessandra Gallone (componente commissione Ambiente del Senato), Massimiliano De Toma (componente commissione Attività produttive della Camera), Dario Galli (componente commissione Attività produttive della Camera), Sabino Cassese (professore alla School of Government della Luiss) e il presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino.

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