Si è svolta quest’oggi presso il Parlamento europeo l’iniziativa “L’Europa del fare – Il commercio internazionale nell’Europa di oggi e di domani” promossa dall’eurodeputato Salvatore Cicu del PPE. 

CNA ha partecipato ai lavori con Antonio Franceschini, Responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale, che nel suo intervento ha messo in evidenza come occuparsi di internazionalizzazione oggi sia molto più complesso che nel passato e come anche il mondo della rappresentanza imprenditoriale debba fare un salto di qualità. I lavori sono stati chiusi dal Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani che ha evidenziato che l’obiettivo fondamentale da perseguire sia quello di creare lavoro in Europa e quindi sviluppare una politica economica improntata alla crescita.

“Lavorare per sostenere le nostre imprese sui mercati non significa pensare solo a costruire o progettare programmi promozionali, non possiamo trascurare le dinamiche complessive che riguardano le relazioni internazionali. L’epoca contemporanea ci pone ormai con periodicità di fronte a momenti di grande tensione internazionale, le principali potenze economiche e politiche mondiali quando coinvolte in conflitti di posizionamento pongono in primo piano la questione dell’impatto della geopolitica sulla sfera economica e sulle strategie d’impresa” – ha sottolineato Antonio Franceschini durante il suo intervento.          

“La geopolitica rappresenta, – ha proseguito Franceschini –  in una visione storica da ritenersi superata, il campo privilegiato per gli attori pubblici o per gli attori rappresentativi del settore nonprofit. In realtà oggi le imprese sono diventate i maggiori attori della geopolitica nei mercati globali. Queste mantengono una loro razionalità rispetto alle dinamiche mondiali sui mercati internazionali. La sfera commerciale non è più distinta da quella politica e la geopolitica è la risultante dei giochi di tutti gli attori sulla scena internazionale. In questo teatro né gli Stati-Nazione, né le imprese possono pretendere di giocare da soli. Per questo apprezziamo una iniziativa come questa utile per discutere e confrontarci su questi temi”.

“In particolare rinnoviamo l’impegno sul tema delle politiche commerciali, un tema complesso che però non può essere disatteso. Sentiamo l’impegno di dare il nostro contributo sulle priorità della politica commerciale europea. E’ necessario convincere l’opinione pubblica europea delle ragioni e dell’importanza del commercio e dei trattati internazionali sul commercio.  Questa non è una materia esclusivamente per tecnici ma interessa molto tutti. Le scelte di politica commerciale su cui l’ Unione Europea è chiamata oggi e sarà chiamata a confrontarsi nei prossimi anni sono di straordinaria rilevanza. Siamo oggi davanti a una nuova fase della globalizzazione e sta a noi, al mondo delle imprese e delle Istituzioni nazionali ed all’Europa decidere se giocare un ruolo da protagonisti o subire l’attivismo e le scelte di altri sulla scena internazionale. La politica commerciale deve inserirsi pienamente nel particolare momento che sta vivendo l’economia internazionale e nel nuovo stadio in cui si trova la globalizzazione” –  ha aggiunto Franceschini.

“Dobbiamo, dunque, attrezzarci per questo nuovo scenario, costruendo le condizione affinché l’Europa ne tragga vantaggi e i negoziati commerciali rappresentano un tassello fondamentale nella costruzione di queste condizioni. È evidente come sia sempre più necessario ragionare in ottica win win, gli attori che giocano le differenti partite sono tutti interessati a portare a casa risultati e per questo dobbiamo affrontare i dossier con ampie visioni prospettiche. Penso che le politiche commerciali – ha concluso – debbano ritenersi le attuali infrastrutture per lo sviluppo e quindi tutti insieme dobbiamo lavorare per costruirle al meglio”.