Il contabilizzatore e la ripartizione condominiale, facciamo chiarezza

Si avvicina la stagione invernale e con essa la riaccensione dei termosifoni, ma quali differenze ci sono tra un impianto centralizzato e uno autonomo? Come vengono calcolati i consumi in caso di riscaldamento condominiale e come avviene la loro lettura? Guido Pesaro, responsabile CNA Installazione Impianti, ne ha parlato nel corso della trasmissione “Mi Manda Rai Tre”.

“Il contabilizzatore o ripartitore di calore viene posto sul calorifero e fa una stima del consumo energetico del singolo elemento – afferma Pesaro – Ci sono due sonde all’interno dell’apparecchio una rivolta verso l’interno e l’altra verso l’esterno. Il contabilizzatore calcola la differenza tra le due temperature rilevate e la moltiplica per un coefficiente che tiene conto anche delle dimensioni del calorifero. Il costo della loro installazione dipende dal tipo di impianto e può variare dai 70 ai 120 euro per ogni elemento”.

Per quanto riguarda la lettura del contabilizzatore bisogna rivolgersi all’azienda che li ha installati “La loro lettura avviene da remoto – prosegue il responsabile di CNA Installazione Impianti – Quel che noi vediamo sul display del singolo contabilizzatore sono solo dei numeri che non danno alcuna unità di misura. Questi numeri saranno successivamente trattati dall’azienda che li gestisce da remoto e che ripartisce i consumi per singola unità abitativa. Per poter controllare i nostri consumi bisogna quindi rivolgersi direttamente all’azienda installatrice”.

“Con i contabilizzatori di calore abbiamo la possibilità di pagare per quanto effettivamente consumiamo – conclude Pesaro – perchè l’importo deriva al 70% dai consumi effettivi e per il 30% da costi fissi condominiali”.