Firenze: favorire le imprese in rosa, sono le più resilienti

Lavoro e pari opportunità, cresce l’impegno per rendere definitivo questo connubio. Le piccole imprese ci stanno già lavorando, come testimonia l’indagine di CNA Impresa Donna sul differenziale retributivo nelle imprese.

Nelle imprese di piccole dimensioni, si legge nell’indagine, la parità di stipendio tra uomini e donne è quasi realtà. Nelle imprese fino a nove dipendenti il divario è dell’1,6%, addirittura inferiore a quello del comparto pubblico.

“I nostri dati vanno in controtendenza e fanno capire come le imprese di piccole dimensioni mostrano di essere un luogo di parità, integrazione e buone pratiche – ha affermato la presidente di CNA Impresa Donna, Maria Fermanelli, nel corso della trasmissione di Radio 1 “Sportello Italia” – Al crescere però delle dimensioni delle imprese che diventano quindi più strutturate e gerarchiche, i nostri dati si avvicinano a quelli della media nazionale riportati dall’Istat. Ciò dimostra che la dimensione dell’impresa e, quindi la relazione personale, permette di superare i pregiudizi e gli stereotipi”.

La pandemia ha però colpito duramente soprattutto le imprenditrici, come ricorda Fermanelli: “La grande difficoltà per le donne è da sempre stata il riuscire a conciliare la vita lavorativa con gli impegni familiari. L’arrivo del Covid ha accentuato questo problema, reso ancor più drammatico dalla chiusura delle scuole, senza dimenticare inoltre che la crisi ha colpito in particolare le attività dove sono presenti in maggior misura le donne”.

A testimoniare le tante difficoltà legate alla conciliazione famiglia-lavoro sono i dati dell’indagine realizzata in occasione della festa della donna dal Centro studi CNA, in collaborazione con CNA impresa Donna, su un campione rappresentativo di iscritte alla Confederazione, dalla quale emerge che la maggioranza delle imprenditrici chiede investimenti in servizi per l’infanzia (asili nido e scuole materne) e per l’assistenza agli anziani. “Abbiamo bisogno di servizi che rendano possibile il lavoro sia per gli uomini che per le donne – ha concluso la presidente di CNA Impresa Donna – Questo è il grande gap da affrontare insieme ovviamente a quello della retribuzione, ma sono due aspetti figli dello stesso problema”.