Mio padre è sempre stato un artigiano curioso, innamorato della sua porcellana, ma sempre alla ricerca di quel qualcosa in più. Con la barbottina che gli scorreva nelle vene al posto del sangue , già negli anni ’80 collaborava col CNR per realizzare delle pareti per sommergibili e altre barriere ignifughe”. Con queste parole Massimiliano Falcone, fondatore della start up Altaii, racconta del padre Sebastiano, e di quando gli disse “ Sono stanco. Chiudo l’attività”.

Quest’attività, la Stile Mediterraneo, Massimiliano non voleva proprio farla chiudere e da subito cominciò a chiedersi cosa potesse fare affinché tutto ciò non finisse.

Nella vita, d’altronde, aveva sempre fatto tutt’altro. Una vita tra Londra, New York e Shanghai. Manager ed esperto di comunicazione e marketing internazionale. Laureato in economia alla Bocconi di Milano, dal 2005 consulente della Banca mondiale e docente alla Iulm, alla Luiss e all’Università inglese Hanze, Massimiliano non avrebbe mai immaginato di fare l’imprenditore. “Ho lavorato a servizio delle imprese e delle grandi organizzazioni sempre nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e ho sempre voluto raccontare delle storie, ma quello che raccontavo, oggi lo sto facendo proprio io”.  

Così, ripensando ad un vecchio progetto del padre, gli viene in mente quella tazzina-thermos a cui aveva lavorato senza avere successo.

Massimiliano inizia allora a sperimentare con degli amici ricercatori: grazie all’uso di speciali macchine che creano il vuoto assoluto, in grado di mantenere la temperatura, crea il primo prototipo di tazzina capace di mantenere la temperatura per un giorno intero.

Questi contenitori così particolari esistevano già – ricorda Massimiliano –  Sono quelli per l’azoto liquido utilizzati principalmente in sofisticati laboratori di ricerca e uno di questi laboratori si trova all’interno dell’Istituto nazionale di fisica nucleare nel cuore del Gran Sasso. Ho proposto loro il progetto e si sono mostrati subito molto interessati”.

Massimiliano decide quindi di fondare una vera e propria azienda dal nome fortemente evocativo. “Altaii è il nome di un falco, rappresenta la mia famiglia, i Falcone”.

Specializzata in design industriale, questa impresa coniuga innovazione e tradizione, menti e mani: “Abbiamo recuperato la capacità del saper fare perché c’è bisogno delle mani esperte degli artigiani e della conoscenza di questo ‘materiale vivente’, come la ceramica, senza le quali tutta la tecnologia contenuta nei nostri prodotti non verrebbe fuori. Per questo motivo  – ci tiene a precisare Massimiliano – abbiamo deciso di lavorare alla ricerca e allo sviluppo dei nostri progetti all’interno dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, ma la produzione vera e propria viene fatta nella vecchia sede dell’azienda di mio padre a Rapino, in provincia di Chieti, dove negli anni, vicino ai vecchi forni per cuocere, sono stati installati stampanti 3d e sistemi per la creazione del vuoto e dove quotidianamente le sapienti mani degli artigiani modellano ogni singolo pezzo”.

Ma i progetti di Massimiliano non si fermano ai contenitori termici: “Perché inventarci da zero una risposta quando è la natura stessa che ce la fornisce? Osservando la natura si possono trovare indicazioni per sviluppare tecnologie innovative per tutelare l’ambiente”. Seguendo questi principi di biomimetica, una materia che da sempre lo appassiona, e grazie alla sua sensibilità per la tutela dell’ambiente e per le innovazioni che consentono lo sviluppo sostenibile, dà vita ad un secondo progetto: quello del frigorifero senza corrente elettrica.

Interessante per la cucina del terzo millennio, dato che non usa gas refrigeranti che contaminano i sapori dei cibi contenuti in esso, ma anche dall’utilità sociale poiché consente il trasporto di materiali biomedicali, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove non sempre si può trovare rete elettrica.

Grazie a queste idee innovative ad alto impatto sociale la Altaii registra i suoi brevetti che gli consentono di ricevere diversi finanziamenti e a breve uscirà sul mercato con i suoi prodotti.

Quello che sembrava un esperimento emozionale, mosso dalla voglia di poter dare nuova linfa al lavoro di mio padre, è stato un salto nel buio…che ci sta consentendo di scrivere oggi la storia dell’Altaii. Un’avventura ancora tutta da raccontare, un’impresa che sono convinto possa fare del bene a tutta  la comunità” così Massimiliano che proprio con questo ‘salto nel buio’ ha vinto lo scorso novembre la medaglia d’oro al premio Cambiamenti, indetto dalla CNA per premiare le startup innovative.

 

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