Le associazioni di imprese svolgono un ruolo fondamentale nella società italiana. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alle celebrazioni per il centenario di Confcooperative.

Mattarella, in particolare, ha esaltato “il ruolo fondamentale delle formazioni sociali e dei corpi intermedi, che non a caso la Costituzione esprime come pilastro portante della vita della Repubblica”.

Parole di enorme importanza, quelle del capo dello Stato, per organizzazioni come la CNA che fin dalla sua nascita è stata un presidio di libertà democratiche favorendo la partecipazione di artigiani e titolari di piccole e medie imprese alla vita pubblica del Paese.

Parole tanto più significative, quelle pronunciate da Mattarella, in quanto arrivano dopo anni in cui i corpi intermedi sono stati posti sotto accusa, dalla politica in particolare, quasi come se il loro ruolo fosse diventato superfluo se non negativo. In nome della disintermediazione, e in sostanza di un cesarismo in salsa digitale, si è lavorato alla marginalizzazione, che in prospettiva guardava allo smantellamento, del mondo della mediazione. Un attacco che è stato rintuzzato, non senza perdite, dal nostro mondo. Oggi finalmente rivalutato, anche se i pericoli ancora non sono fugati del tutto. Grazie, presidente Mattarella.