La Cna lancia “Tetti puliti”, un progetto per disboscare la selva di antenne che deturpano i tetti delle città italiane, sostituendole con antenne centralizzate ad alta tecnologia e connesse alle fibra ottica, in grado di veicolare contemporaneamente il segnale televisivo, la connessione a Internet e la telefonia.

“E’ una grandissima opportunità – lo si legge in una nota di Cna Installazione e Impianti – che la fibra ottica consente. Avremo impianti a norma di legge e un miglioramento tangibile del decoro urbano, e quindi della bellezza delle nostre città”.

La Cna chiede che i Comuni diventino gli attori principali del processo assieme alle aziende addette allo smaltimento dei rifiuti, alle associazioni degli installatori e agli amministratori di condominio. La proposta della Cna prevede che i Comuni concedano ai proprietari di impianti d’antenna, che decideranno di aderire all’iniziativa, una riduzione della Tares e di altri tributi comunali.

E’ a Roma che sta per partire la sperimentazione di “Tetti puliti”, che sarà presentato domani, giovedì 15 ottobre, in un convegno nazionale a Bologna (nell’ambito di “All Digital”, Bologna Fiere, Viale Aldo Moro, Sala “Marconi” con inizio alle ore 10.00). Nella Capitale, il numero delle antenne da dismettere è consistente. Sono 700mila gli utenti di servizi di telecomunicazione attraverso il canale terrestre (numero di nuclei familiari censiti dall’Istat). Considerando che alcuni di questi hanno più di un antenna, e che molte antenne inutilizzate non sono mai state rottamate, il totale è di circa un milione e 300mila antenne, alle quali vanno aggiunte circa 400mila parabole.