Snellimento della burocrazia, agevolazione dell’accesso alle gare di appalto, formazione professionale: sono alcuni dei temi sui quali gli imprenditori artigiani hanno interrogato il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando, ospite giovedì sera della CNA Territoriale di Macerata nell’ambito dell’incontro dal titolo “Iniziative del Governo per le imprese e il rilancio dell’economia”. In platea anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e il senatore Mario Morgoni, oltre ai vertici degli organismi CNA guidati dal Presidente Giorgio Ligliani e gli artigiani.

Un dibattito aperto dall’intervento del Direttore CNA Luciano Ramadori, che ha fatto il punto sulle istanze del mondo della piccola e media impresa: “Siamo consapevoli che è in atto un’azione di riduzione della pressione fiscale, rileviamo ad esempio il blocco dell’incremento dell’IVA, ma ci chiediamo quali effetti concreti possa avere su impresa e lavoro, soprattutto in ambito territoriale. Sappiamo bene che l’alleggerimento della pressione in ambito nazionale, è stato poi contrastato da tasse locali in deciso aumento”.

Ramadori ha poi illustrato a Morando le richieste di CNA: “Auspichiamo l’attivazione dell’IRI (Imposta sul Reddito Individuale) per le imprese personali, annunciata per il 2017, con una tassazione al 24% per i redditi lasciati in azienda; a questo chiediamo, tra le altre cose, che si aggiunga la determinazione del reddito per cassa, e non per competenza, così da far coincidere il momento del prelievo fiscale alla concreta disponibilità finanziaria. Per quanto riguarda gli studi di settore, accogliamo con favore l’introduzione del principio di “compliance”. Gli imprenditori e le pmi guardano con attenzione a questa legge di Bilancio, soprattutto ai pacchetti competitività, sviluppo, sociale, in un momento in cui l’incertezza è ancora forte”.

Il vice ministro Morando ha ricordato come il criterio guida della messa a punto della manovra economica sia aiutare l’Italia a tornare a crescere stabilmente, cosa che in modo significativo e duraturo non si verifica dall’inizio degli anni ’90: “Abbiamo la più alta pressione fiscale su lavoro e impresa di tutta Europa, un record negativo da abbandonare al più presto che non ci permette di competere, ad esempio con la Germania, la prima manifattura in ambito europeo”.

Morando, ricordando misure quali il bonus 80 euro e l’eliminazione del costo del lavoro dalla base imponibile IRAP, ha confermato la riduzione dal 1 gennaio 2017 dell’Ires dal 27 al 24%, introducendo così l’IRI, per un totale, ha detto, di 17,5 miliardi di riduzione della pressione fiscale.

Inoltre, ha rassicurato gli imprenditori sulla riconferma del bonus ristrutturazioni e risparmio energetico, a cui ha affiancato la misura dell’alternanza scuola-lavoro dal 2018, all’interno della quale propone un “premio forte alle imprese che, in seguito al progetto, intendano assumere gli studenti coinvolti, con 3 anni di oneri contributivi a carico dello Stato”. Una misura definita “la chiave di volta per mettere insieme innovazione tecnologica e sapienza innovativa degli artigiani”.

Infine, un passaggio sul tema del credito: “E’ necessario superare il carattere eccessivamente bancocentrico del sistema produttivo italiano. L’ipotesi è che si possa aprire l’accesso delle pmi al mercato dei capitali, anche grazie al rafforzamento del fondo di garanzia”.