Nel reggiano coinvolti i comuni di Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo. Beneficiari dei contributi a fondo perduto pmi, liberi professionisti e organizzazioni no profit

Sarà pubblicato ufficialmente nei prossimi giorni il bando regionale, sollecitato da CNA, per la rivitalizzazione dei centri storici nei comuni più colpiti dal sisma del 2012, uno stanziamento di 35 milioni di euro a fondo perduto per le piccole imprese e i professionisti che si insediano nei centri storici e nelle frazioni, e per la riqualificazione di attività operanti in questi luoghi. 

I comuni coinvolti, nella nostra provincia, sono quelli di Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo, oltre ad amministrazioni del modenese (Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice, San Possidonio, San Prospero, Soliera), del bolognese (Crevalcore, Galliera, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto) e del ferrarese (Bondeno, Cento, Ferrara, Mirabello-Sant’Agostino, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda).

Sulla base delle prime indiscrezioni, il contributo, come si è detto a fondo perduto, sarà pari al 70% della spesa ammessa, ma potrà arrivare all’80% se l’attività economica o professionale (sia nuova che da riqualificare) è caratterizzata da presenza femminile e/o giovanile. La soglia minima di spesa per usufruire del contributo è di 10.000 euro, mentre l’importo massimo del finanziamento è di 150.000 euro.

I beneficiari sono le pmi, le associazioni e le fondazioni no profit, i liberi professionistici (di qualsiasi tipo, appartenenti o no agli ordini).

“Il finanziamento è stato fortemente sollecitato da CNA – sottolinea Giorgio Lugli, presidente CNA Reggio Emilia – e ne accoglie molte indicazioni. Ad esempio, l’estensione dai centri storici alle frazioni e il coinvolgimento del mondo no profit, che tanto può dare alla rivitalizzazione dei centri storici. Altre nostre richieste (una soglia minima di 5.000 euro, la retrodatazione delle spese ammissibile al maggio 2018, la disponibilità di un contributo in conto interessi a chi acquistasse un negozio/laboratorio) non sono invece state accolte”.

Le spese ammissibili sono diverse: si va da quelle edili ed impiantistiche strettamente connesse all’attività, all’acquisto di attrezzature e mobili, macchinari e beni strumentali, hardware e software, i costi per la realizzazione di siti internet ed e-commerce, l’acquisto e l’allestimento di mezzi elettrici connessi all’attività e, fino a un massimo del 15%, le spese pubblicitarie correlate all’investimento oltre che (sino a un massimo del 10%) le consulenze e la presentazione delle pratiche.

Tre le finestre per la presentazione dei progetti: dal 15 febbraio al 28 giugno 2019, dal 13 settembre al 29 novembre 2019 e dal 15 gennaio 2020 al 29 maggio 2020.

“La valutazione di questo finanziamento, a cui se ne aggiungeranno altri legati alla ricerca, alle start up e all’innovazione di processo e di prodotto (la cui uscita è programmata per le prossime settimane), rimane comunque positiva – conclude il presidente Lugli – perché accoglie gran parte delle nostre richieste e va nella direzione di ricostruire quel bene intangibile, ma preziosissimo, che è la comunità dei centri colpiti dal sisma”.

L’Ufficio Bandi CNA (tel. 0522 3561) e tutte le sedi municipali dei comuni coinvolti sono a disposizione per le informazioni del caso e per la presentazione delle pratiche.