Si è svolto nei scorsi giorni un incontro, giudicato positivo dai protagonisti,  tra una delegazione della Cooperativa Bagnini di Cervia e una delegazione della CNA; nel corso della riunione Danilo Piraccini, responsabile del progetto per la Cooperativa,  ha spiegato gli aspetti generali dell’idea di mettere in campo un consorzio turistico, unitario e cervese, volto a difendere le imprese balneari collegandole con le altre categorie turistiche e con le forze economiche e associative della città.

La delegazione della CNA – formata dal presidente di CNA Cervia, Sauro Bernabei, dal responsabile territoriale, Andrea Alessi, e dal responsabile provinciale turismo/commercio e di CNA Balneatori, Nevio Salimbeni – ha espresso grande interesse per il progetto e ha garantito la sua disponibilità ad entrare nel merito, anche tecnico, dell’operazione. Riservandosi di discuterne pienamente con le imprese turistiche associate anche nelle prossime occasioni congressuali previste nel mese di marzo e aprile.

Condividiamo con la Coop Bagnini l’idea che, se dovesse passare l’ipotesi di mettere all’asta gli stabilimenti balneari, diventerà necessario dare una risposta di territorio al rischio di stravolgimento totale del nostro turismo – ha dichiarato il presidente CNA, Sauro Bernabei – perché l’obiettivo deve essere quello di evitare scontri intestini tra categorie e difendere le imprese balneari, salvaguardando così l’economia locale e la nostra idea di turismo basata sulla coesione territoriale e sulle piccole e medie imprese. Su questo tema le forze del territorio dovranno esprimersi ed  essere unite”.

Allo stesso modo – ha dichiarato il responsabile di CNA Balneatori Nevio Salimbeni – il nostro primo pensiero oggi è la lotta contro l’inclusione delle imprese balneari nel meccanismo della Bolkestein. L’ultima sentenza della Corte di giustizia europea (che ha bocciato la proroga al 2020) ha aperto però delle possibilità per affermare il legittimo affidamento delle concessioni alle imprese esistenti. In discussione non sono le  evidenze pubbliche su eventuali nuove concessioni – chiarisce Salimbeni – ma la situazione delle aziende balneari esistenti che negli anni, confidando nel rinnovo automatico delle concessioni, hanno realizzato lavoro e investimenti che inevitabilmente risulterebbero vanificati. Per questo siamo contrari al DDL del Governo, che cercheremo di emendare radicalmente, e ci batteremo per ottenere – come altri Paesi mediterranei – questo riconoscimento dall’Europa, prima di essere costretti a far partire una lunga e complessa battaglia legale”.

Di questi e di altri argomenti si parlerà nell’assemblea elettiva provinciale di CNA Balneatori che è stato convocata  proprio a Cervia il prossimo 3 aprile, alla presenza del presidente nazionale, Cristiano Tomei, e dei Consulenti giuridici della CNA.