Nuovo Codice doganale: cosa cambia dal 1° maggio 2016

Dal 1° maggio 2016 si assisterà ad una vera e propria rivoluzione in dogana: entrano in vigore, infatti, molte delle disposizioni contenute nel regolamento UE n. 952/2013 che ha istituito il nuovo Codice Doganale UE. Le nuove semplificazioni sono basate su una più intensa digitalizzazione del dialogo tra impresa e dogana e mirano sia a ridurre i tempi di sdoganamento, sia a fornire anche all’utenza esterna la tracciabilità dell’intero ciclo di import/export e dello svolgimento dei controlli connessi. Con la diffusione di una circolare, di una nota e di un comunicato, l’Agenzia delle Dogane fa il punto della situazione, analizzando le principali novità – e le importanti conferme – elencate dalle disposizioni doganali unionali, e dettando le necessarie istruzioni operative.

 

Al via le nuove regole in dogana: dal 1° maggio, infatti, si applicherà il “pacchetto” nuovo Codice doganale dell’Unione europea. Il passaggio al nuovo, comunque, non sarà netto: al fine di tutelare gli interessi legittimi degli operatori economici e di garantire la validità delle decisioni adottate e delle autorizzazioni rilasciate in vigenza della pregressa normativa doganale unionale è previsto un periodo transitorio, fino al 1° maggio 2019, per consentire l’adattamento di tali decisioni e autorizzazioni alle nuove disposizioni giuridiche (reassessment).

Ad affermarlo è l’Agenzia delle dogane che, in prossimità dell’entrata in vigore delle nuove regole, ha fornito i necessari chiarimenti con una nota (prot. 45898 RU) e una circolare (n. 8/D) entrambe datate 19 aprile, cui ha fatto seguito, in pari data, un comunicato.

L’Agenzia delle Dogane detta le istruzioni procedurali ed operative in vista dell’entrata in vigore – a decorrere dal 1° maggio 2016 – del nuovo Codice doganale europeo. Con una nota e una circolare, entrambe del 19 aprile, l’Agenzia fornisce una prima disamina delle principali novità introdotte dalla normativa doganale unionale, con particolare attenzione a taluni profili di immediato impatto per gli Uffici delle dogane e per gli operatori. È previsto un periodo transitorio, fino al 1° maggio 2019, per consentire l’adattamento di decisioni e autorizzazioni alle nuove disposizioni giuridiche.

 

Dal 1° maggio 2016 si applica il nuovo Codice doganale dell’Unione. Al fine di tutelare gli interessi legittimi degli operatori economici e di garantire la validità delle decisioni adottate e delle autorizzazioni rilasciate in vigenza della pregressa normativa doganale unionale è previsto un periodo transitorio, fino al 1° maggio 2019, per consentire l’adattamento di tali decisioni e autorizzazioni alle nuove disposizioni giuridiche.

 

Il progressivo adeguamento dei sistemi elettronici degli Stati membri alle nuove modalità operative avverrà, invece, presumibilmente entro fine 2020.

Fino ad allora, il generale obbligo di scambio delle informazioni tra autorità doganali e tra queste e gli operatori economici tramite procedimenti informatici, può essere derogato mediante utilizzo di strumenti diversi da quelli elettronici qualora i sistemi nazionali non siano in grado di supportare le procedure previste dalle nuove disposizioni doganali unionali.

Con la circolare n. 8/D del 19 aprile 2016, l’Agenzia delle Dogane fornisce una prima disamina delle principali novità introdotte dalla normativa doganale unionale e impartisce le direttive procedurali ed operative relative a taluni profili di immediato impatto per gli Uffici delle dogane e per gli operatori.