“La crisi commerciale prima, la virosi poi, seguita dal virus che colpisce la zucchina (New Delhi), ora il gelo. Tutti fatti che si sono susseguiti in poco tempo e non hanno messo al tappeto soltanto il mondo della produzione agricola locale, hanno anche colpito le numerose attività di servizio all’agricoltura”. A sottolinearlo il presidente della Cna comunale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Le imprese di produzione imballaggi, il trasporto, l’impiantistica specializzata, in questo periodo – continuano i due vertici della Cna locale – hanno sostenuto e dato fiducia alle numerose imprese agricole che hanno dovuto riavviare le loro attività dopo ogni evento dannoso. Ogni nuova campagna produttiva è stata però colpita da un altro evento e quindi la conseguente mancanza di reddito ha determinato e sta determinando l’insolvibilità nei confronti di chi ha dato fiducia. Alcune ditte di produzione imballaggi sono sovraesposte con le banche e con i fornitori. Per rientrare hanno già avviato i procedimenti allo scopo di sospendere la propria forza lavoro.

L’Amministrazione comunale ha approvato la delibera per chiedere al presidente della Regione e alla presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Atto giusto, importante e doveroso, ma non può bastare. Servono provvedimenti nuovi e immediati che sappiano guardare l’economia di una zona in modo complessivo. Bisogna cominciare a costruire rapporti diversi con Regione e stato centrale. Manca la voce e l’impegno dei parlamentari regionali e nazionali che in poche occasioni hanno ascoltato il territorio. Tutto è confermato dall’assenza di provvedimenti normativi che venivano chiesti a gran voce nelle assemblee. Nessuna moratoria per le cartelle esattoriali, nessuna agevolazione al credito, nessuna misura a sostegno del reddito delle imprese, mancanza di misure per il sostegno alla forza lavoro. Possiamo solo affermare, senza essere smentiti, che per le imprese, parallelamente alle difficoltà, sono cresciuti il carico fiscale e contributivo. Al sindaco diciamo di istituire un tavolo permanente sulla crisi economica di questa zona che interloquisca direttamente con Regione e Governo. Passerelle e annunci scoppiettanti fatti da questo o da quel deputato hanno fatto il loro tempo. Lo diciamo con rammarico: avremmo voluto parlare delle cose fatte dai nostri parlamentari, purtroppo poco è stato fatto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti”.