L’intervento del Presidente del Parlamento  Europeo nella sua “lectio magistralis”  ha inquadrato le radici storiche e culturali dell’UE fino ai giorni nostri,  in particolare il ruolo che il rinascimento italiano ha contribuito a fornire alla cultura italiana ed europea da cui sono partite le rivoluzioni industriali e  tecnologiche  dei tempi più recenti il pericolo x la storia europea è il ritorno ai particolarismi e al ritorno ai nazionalismi e della  chiusura delle frontiere e sempre presente come anche gli insegnamenti derivanti dalle due guerre mondiali e della rinascita delle democrazie  europee nel secolo scorso dopo le conquiste  di benessere e pace.

L’Europa, è stato sottolineato, deve ripartire dalle conquiste degli ultimi 60 anni di pace e benessere e dare una risposta alle nuove sfide del terrorismo e dell’integralismo religioso e della chiusura dei mercati. Il nuovo governo dell’economia dell’Unione non è più rinviabile, per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese in termini di difesa comune e sicurezza, politiche comunitarie dell’immigrazione e  realizzazione di un’industria europea capace di rispondere alla pressioni della globalizzazione. Nel sottolineare le divergenze socio economiche che continuano ad aumentare tra le regioni europee,  l’Europa deve tornare a parlare ai giovani in cerca di lavoro dopo dieci anni di crisi. soltanto riforme autentiche negli obiettivi che si darà l’unione saranno capaci di fare passi  in avanti  al processo di integrazione europea in tutte le sue dimensioni