Un 2017 ancora debole, ma con segnali di recupero nella seconda parte dell’anno per le costruzioni. Lo dicono i dati Istat che fotografano l’andamento della produzione nei cantieri. L’ultimo bollettino dell’ISTAT diffuso il 20 novembre (in allegato) segnala la crescita delle attività nel periodo luglio-settembre, con un aumento della produzione dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’,4% rispetto al terzo trimestre del 2016. Anche il dato della produzione relativo al solo mese di settembre – corretto dagli effetti dovuti al calendario – è positivo e segnala un aumento del 2,1% delle attività nei cantieri italiani.

I segnali di risveglio del settore hanno effetti anche sul bilancio dei primi nove mesi dell’anno, riducendo le perdite fatte registrare all’inizio del 2017. Se la tendenza alla ripresa dovesse consolidarsi anche in questi ultimi tre mesi, assorbendo anche la perdita rimanente, il 2017 potrebbe essere, anche per l’Istat, il primo anno con il segno positivo dopo otto anni di cali consecutivi. Ancora presto per festeggiare, certo, ma quanto meno sarebbe un segnale in più della frenata della caduta del settore.

Insieme ai dati sulla produzione,  l’Istat ha anche aggiornato gli indici relativi ai costi sostenuti dalle imprese edili impegnate nella costruzione di case e strade. A settembre, gli indici di costo del settore restano invariati per il fabbricato residenziale, mentre aumentano dello 0,2% per il tronco stradale con tratto in galleria e dello 0,3% per il tronco stradale senza tratto in galleria.