La Bielorussia come trampolino di lancio per il Made in Italy

“Esiste un concreto interesse delle piccole e medie imprese verso la Bielorussia per creare una piattaforma logistica tra l’Unione Europea e l’Asia. CNA è presente in Bielorussia con diverse iniziative ed è pronta a essere un vero collettore per dare applicazione agli accordi istituzionali tra i due Paesi”. E’ quanto ha indicato Roberta Datteri, Vice Presidente CNA con delega all’internazionalizzazione, concludendo i lavori del Business Forum Italia-Bielorussia ospitato nell’auditorium della CNA a Roma che ha registrato una rilevante partecipazione dal mondo delle imprese.

La Bielorussia dunque come trampolino di lancio per il Made in Italy delle piccole e medie imprese per aumentare la penetrazione su un mercato potenziale di 183 milioni di consumatori rappresentato dall’Unione Doganale Euroasiatica di cui fanno parte Russia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan, oltre alla stessa Bielorussia. Nuove opportunità commerciali, rafforzamento delle relazioni istituzionali ed economiche tra i due paesi sono stati al centro del Business Forum Italia-Bielorussia con il riconoscimento da parte dei rappresentanti istituzionali dei due Paesi del ruolo molto positivo svolto da CNA.

“L’interscambio commerciale tra i due Paesi è aumentato del 20% nel 2017 e del 15% l’anno scorso – ha sottolineato il Vice Ministro degli Esteri della Bielorussia Evgeny Shestakov – e la crescita continua anche nell’anno in corso”. L’interscambio commerciale è aumentato 0,9 miliardi di euro con 788 milioni di export italiano e 124 di vendite della Bielorussia. Ma il rafforzamento del legame tra i due paesi è testimoniato dal crescente numero di imprese in Bielorussia a capitale italiano. “Ci sono 263 aziende con capitale italiano – ha evidenziato Shestakov – e l’appartenenza all’Unione Doganale Euroasiatica presenta ulteriori opportunità”. “Le importazioni dall’Italia sono sane e virtuose – aggiunto il Vice Ministro – riguardano soprattutto macchinari e impianti”.

“CNA e le imprese associate presentano una proiezione verso l’estero molto importante, anche con la Bielorussia – ha detto Claudio Giovine, Direttore Divisione Economica CNA – l’obiettivo è creare nuove opportunità di business disegnate sulle dimensioni delle piccole e medie imprese”.

“Stiamo sviluppando la cooperazione – ha rilevato Vladimir Ulakhovich, Presidente della Camera di Commercio Bielorussia – e CNA rappresenta un partner molto importante. Gli imprenditori italiani sono molto attivi nel nostro Paese”. Il ruolo di CNA è stato sottolineato anche dal Ministro Plenipotenziario Nicola Lener, Direttore Centrale per l’internazionalizzazione del Ministero degli Esteri. “Con CNA esiste una stretta collaborazione nell’ambito della cabina di regia per l’internazionalizzazione che funzione bene. La Bielorussia è un mercato interessante e si trova su un promettente sentiero di crescita”. Un Paese che presenta opportunità interessanti per il panorama delle piccole imprese che generano oltre un quarto delle esportazioni verso il paese euroasiatico.

La Bielorussia è all’avanguardia nelle tecnologie innovative e “si candida ad essere il primo Paese al mondo a regolamentare l’information technology, con particolare riferimento a tecnologie innovative come blockchain e criptovalute”, ha indicato Giovanni Rodia dell’Agenzia Ice annunciando che a “breve sarà aperto un desk Ice destinato all’innovazione”. La Bielorussia realizza vendite all’estero per 1,5 miliardi di dollari nel segmento dei servizi informatici, in rapporto alla popolazione e al Pil solo Israele realizza numeri superiori.

La Bielorussia apre le porte a capitali esteri offrendo norme chiare e burocrazia snella e una collocazione geografica che la pone come cerniera tra Europa e Russia. Per aprire un’impresa non è previsto il vincolo di un capitale minimo e non c’è l’obbligo di presenza di capitali della Bielorussia. Per avviare un’imprese tempi rapidi, 15 giorni dalla richiesta alla registrazione.