La favola della buonanotte diventa smart

Da quando i libri sono entrati nelle nostre case le favole della buonanotte hanno allietato l’ora della ‘ninna’ di milioni di bambini di tante generazioni. Mamma o papà, libro alla mano leggevano la favola preferita o una ogni volta nuova, talvolta inventando qualche piccolo o grande dettaglio, talvolta attenendosi fedelmente alla narrazione. Rimboccate le coperte, ‘sogni d’oro’ fino alla mattina successiva.

I tempi cambiano, però. Ci si evolve e gli strumenti innovativi di digitalizzazione invadono il mondo del lavoro, dell’impresa e le nostre case, cambiando drasticamente anche le abitudini familiari.

Sono proprio questi gli elementi alla base della storia della famiglia Oliver del Tennessee. Il padre, militare in servizio in Afghanistan, per stare vicino alle due figlie ha iniziato a registrarsi mentre leggeva a voce alta dei racconti. Da qui ha inizio la vicenda di “My Storytime“. Questa piattaforma web – ci rivela l’organizzazione United Through Reading – dal 2001 avrebbe consentito a più di 2 milioni di bambini americani, che hanno avuto un genitore militare in missione all’estero almeno una volta, di non perdere complessivamente 40 milioni di racconti della buonanotte ogni anno.

L’iniziativa guarda alle famiglie dei militari ma anche a tutti gli altri genitori che viaggiano per lavoro o che svolgono turni serali e notturni. Al genitore basta quindi registrare la sua voce mentre legge i racconti sul sito web di “My Storytime”. I figli, per ascoltarli, dovranno solamente dare il comando a Google Assistant, lo smart speaker di Google: “Hey Google, talk to My Storytime“. In questo modo potranno scegliere la storia della buonanotte e avviare l’audio-racconto.

Il fenomeno va inquadrato in uno scenario preciso: quello della febbre degli audiolibri e podcast, giunto ormai anche nel nostro Paese. Infatti, secondo una ricerca pubblicata lo scorso dicembre, il 7% degli italiani– nella fascia di età che va dai 25 ai 44 anni – l’anno scorso ha ascoltato almeno un audiolibro. Oltreoceano i numeri s’impennano. E’ il 24% della popolazione ad avere ascoltato almeno un audiobook . Insomma, parliamo di un mercato che nel 2017 ha generato negli Usa vendite per 2,5 miliardi di dollari e che anche in Italia vede la crescita di produttori e distributori.