La piccola editoria, giacimento da valorizzare

Una convenzione, garantita dallo Stato, con Poste Italiane o altro spedizioniere, per una tariffa agevolata riservata ai piccoli editori e la concessione di crediti d’imposta per il rimborso dei costi per la partecipazione a fiere e saloni. Sono queste le principali proposte presentate da CNA Comunicazione e Terziario Avanzato nel corso di un incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per l’Editoria, Andrea Martella.

L’editoria negli ultimi anni si è confermata come la prima industria culturale del nostro Paese. Superata la crisi del periodo 2012 – 2014, nel 2015 il settore è tornato a crescere, consolidando il trend positivo negli ultimi tre anni.

Nel 2018 il mercato del libro, compresi l’usato e gli ebook, ha fatturato circa 3,2 miliardi di euro, una cifra che supera, anche se di poco, la spesa degli italiani per l’abbonamento alla pay tv (circa 3 miliardi). In crescita anche il numero delle case editrici in attività, il numero di titoli pubblicati e la vendita dei diritti all’estero. In controtendenza i prezzi dei libri che continuano ad essere inferiori, di almeno due euro, ai valori del 2010, così come l’indice di lettura degli italiani, più basso rispetto a quello degli altri Paesi europei, specialmente nelle fasce d’età più giovani. Per questo CNA Comunicazione ha apprezzato l’inserimento nella manovra di una norma, proposta dall’onorevole Martella, che riconosce alle scuole un contributo dell’80% per gli abbonamenti a giornali, periodici e riviste.

La particolarità della situazione impone la realizzazione di una serie di interventi a favore della piccola editoria che consenta a questo ridotto, ma vitale, comparto produttivo, di continuare a svolgere quella importante azione culturale ed educativa che ha preservato la cultura del nostro Paese. Se adeguatamente promossa e incentivata, potrebbe costituire uno stimolo per i grandi editori, nel valorizzare maggiormente la piccola industria editoriale.