La produzione industriale torna a crescere a luglio 2015 dopo il calo di giugno. L’Istat registra un aumento dell’1,1% rispetto al mese precedente e del 2,7% rispetto a luglio 2014. I dati congiunturali mostrano tutti i principali settori produttivi in miglioramento. Nella media dei primi sette mesi la produzione è cresciuta dello 0,7%.
Mentre risultano ancora in calo i prodotti chimici (-0,8% su giugno 2015 e -0,7% su luglio 2014), c’è una battuta d’arresto per i farmaceutici (-0,8% su mese) che comunque rispetto ai primi mesi del 2014 continuano ad avere un saldo fortemente positivo (+6,3% gen-lug 2015 su 2014). La produzione nel settore tessile e l’abbigliamento continua la sua lenta crescita anche a luglio 2015 con un +2,6% rispetto a giugno e con un +0,8% rispetto al trimestre precedente.
Leggera inversione di tendenza per la metallurgia e i prodotti in metallo che solo a luglio vedono apparire un segno + dopo un trend negativo. Il digitale con la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica, ottica e elettromedicale, continua il suo percorso, oramai costante, di crescita segnando a luglio un +1,7% rispetto al mese precedente, un +6,1% rispetto al primo semestre del 2014.
I maggiori contributi all’aumento tendenziale dell’indice generale a luglio vengono dai beni strumentali (in crescita del 5,3%) e dall’energia (in crescita del 10,7%, principalmente a causa di fattori climatici).
Il comparto in maggiore progresso nell’anno è la fabbricazione di mezzi di trasporto (+20,1%), con in particolare la produzione di auto che continua a correre con una crescita del 44,9% a luglio e del 44,2% nei primi sette mesi dell’anno. Segnano forti aumenti anche la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+12,0%) e la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+11,7%).
Le diminuzioni maggiori si registrano nell’attività estrattiva (-5,0%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-2,4%) e nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-0,8%)