Tessile, abbigliamento, pelle, cuoio e calzature rappresentano la spina dorsale della moda Made in Italy, un sistema retto per lo più da artigianato, piccole e medie imprese che fanno da terzisti e fornitori per le grandi firme. “Il nostro comparto fonda la sua competitività in buona parte sulla capacità intrinseca del settore del saper fare, che trova le sue radici nel permanere in Italia di una filiera integra. Per salvaguardarla è necessario promuoverla”. Così Luca Marco Rinfreschi, Presidente Nazionale CNA Federmoda in un articolo a firma di Isidoro Trovato pubblicato oggi su Corriere Economia.

“Un lavoro sostenibile e di qualità deve divenire il requisito distintivo della produzione Made in Italy nel mondo – continua Rinfreschi -. Il nostro prodotto, oggi identificato di altissima qualità e raffinatezza stilistica, domani deve essere riconosciuto ed acquistato perchè il frutto di un lavoro “umano” sapiente, sostenibile e giusto”. Ecco perchè CNA Federmoda propone un sistema di certificazione di filiera. 

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