Un fitto calendario di appuntamenti e impegni in Europa per le Pmi, iniziato con l’intervento della vicepresidente CNA, delegata per le Politiche Ue, Marianna Panebarco, a un evento promosso dall’Ocse, Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico.

La quarta Tavola rotonda digitale per le Pmi, “OECD’s 4th D4SME Roundtable: SME resilience and Transformation”, ha avuto luogo a Parigi il 23 novembre scorso all’Ocse. Panebarco è stata invitata a intervenire in qualità di membro di SMEunited, associazione europea rappresentativa di 12 milioni di artigiani e Pmi, co-fondata da CNA. L’evento è stato presieduto dal ministro neozelandese per le piccole imprese, l’onorevole Stuart Nash.

L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato ascoltare, dalla voce dei loro rappresentanti e degli stakeholder europei e internazionali, le istanze e le buone pratiche delle Pmi che si trovano ad affrontare una ‘tempesta perfetta’ causata dalle interruzioni delle catene del valore e dell’approvvigionamento energetico, dalle pressioni inflazionistiche e da condizioni di credito più restrittive.

L’evento è stato un’occasione unica per le Pmi e le loro organizzazioni rappresentative per incontrare grandi imprese e responsabili politici e ha dato luogo a discussioni e scambi di esperienze utili.

In tale contesto, la vicepresidente CNA ha preso parte alla sessione pomeridiana della Tavola Rotonda dedicata al tema ‘Futuro nella transizione digitale delle Pmi: data, tecnologie emergenti e doppia transizione’.

Marianna Panebarco ha evidenziato le caratteristiche dell’artigianato e delle mPmi italiane ed europee, costituite in gran parte da meno di 9 addetti, e i fattori di successo e di adattabilità del sistema produttivo italiano ed europeo ai cambiamenti globali in corso. Ben radicate nelle comunità locali e attive sui mercati globali, le Pmi possono essere protagoniste dell’economia circolare, in alternativa alle diffuse pratiche di ‘green washing’ da parte di gruppi multinazionali e imprese di grandi dimensioni. Le Pmi non devono necessariamente diventare più grandi, possono rimanere piccole e comunque crescere e conquistare il mondo, a condizione che siano supportate da politiche europee e nazionali adeguate e misurabili nella loro efficacia. La politica può intervenire a tutti i livelli, purché in maniera coordinata ed efficace, per facilitare e spingere la transizione digitale e verde delle Pmi moltiplicando misure di supporto intersettoriali, campagne di comunicazione congiunte, partnership con Istituzioni e promuovendo un ‘dialogo sociale’ europeo e nazionale capace di affrontare e anticipare i cambiamenti.

Inoltre,  iniziative come la tavola rotonda promossa da Ocse sono utili per sviluppare un “controllo dell’adeguatezza competitiva della legislazione Ue esistente e nuova” (il cosiddetto “test Pmi”); per prevedere e monitorare l’impatto delle norme tecniche sulle mPmi creando un quadro di “standard tecnici più favorevoli alle Pmi”, al fine di non discriminare le micro, piccole e medie imprese; e per garantire la trasparenza e  innalzare la produttività e la competitività europea a livello globale.

Le Autorità dell’Ue e quelle internazionali dovrebbero, di conseguenza, garantire la necessaria trasparenza e combattere gli abusi e le distorsioni del mercato, promuovendo la protezione della proprietà intellettuale e tutelando le mPmi che si battono per essere presenti in modo autonomo nelle catene del valore.

 

Il calendario degli impegni europei della vicepresidente CNA Panebarco ha visto la sua partecipazione all’Assemblea generale di SMEunited che si è tenuta il primo dicembre. Durante i lavori la vicepresidente è stata eletta quale membro del Comitato di Direzione come successore di Claudio Cappellini, Responsabile Politiche Ue della CNA.

L’appuntamento annuale europeo ha coinvolto più di 50 partecipanti in presenza; rappresentanti delle organizzazioni aderenti e di organizzazioni del settore delle costruzioni Ebc, Figiefa, Cebp, estetica Cepec e altre dai 27 paesi aderenti all’Ue collegati on–line.

I lavori sono stati introdotti dal Segretario Generale, Veronique Willems, che ha illustrato le priorità politiche 2023 per l’artigianato e le Pmi su cui SMEunited sarà impegnata con i propri membri, anche sulla base del Programma legislativo e non legislativo della Commissione europea, e che riguarderanno:

  1. Crisi energetica e revisione delle norme del Mercato Interno dell’energia elettrica dell’Ue;
  2. Strategia di finanza sostenibile e attuazione del regolamento sulla tassonomia;
  3. Iva nell’era digitale e reportistica digitale e One-Stop-Shop;
  4. Revisione della normativa sugli aiuti di Stato e revisione del regolamento ‘de minimis’ sugli aiuti di Stato;
  5. Pacchetto di aiuti per le Pmi in Europa, quadro per l’imposizione dei redditi (Befit).

 

Ampio spazio è stato dedicato dall’Assemblea SMEunited all’anno europeo della formazione professionale annunciato per il 2023 dalla presidente Ursula von der Leyen che ha visto impegnata SMEunited nel 2022 nell’ambito di una piattaforma di scambio di buone pratiche di organizzazioni impegnate nella formazione professionale e continua della quale la CNA si è fatta promotrice con numerosi partner europei (rete CRAFT VET NET).

L’Assemblea SMEunited ha inoltre dibattuto, in vista del Consiglio Europeo del 15 dicembre prossimo, una Risoluzione rivolta alle Istituzioni dell’Unione Europea sul tema della sovranità e della transizione energetica nell’Ue (vedi testo allegato). Molti dei contenuti erano già stati anticipati nella Dichiarazione di Taormina elaborata congiuntamente dalle organizzazioni Pmi presenti e poi oggetto di confronto e di proposte in sede Ue.