“Le novità ordinamentali contenute nel nuovo Codice – scrive infatti il segretario generale Anci – impattano fortemente sulle scelte organizzative e gestionali delle amministrazioni”; per questo, in vista della “complessa fase di attuazione delle disposizioni più significative della riforma che rinvia a circa quaranta decreti attuativi e linee guida Anac, l’Anci supporterà i Comuni in un’azione di costante informazione e aggiornamento” così da affiancare le amministrazioni e garantire “la massima operatività della nuova disciplina all’interno delle amministrazioni”.

“Una revisione normativa così imponente e complessa deve essere adeguatamente e costantemente accompagnata dalla soluzione delle criticità rilevate” poiché una tale riforma “non può non mettere al centro della sua attenzione il ruolo di Comuni e Città metropolitane”. E affinché si favorisca “la ripresa degli investimenti e la realizzazione di opere pubbliche” il nuovo Codice deve rappresentare “occasione e sostegno” per le amministrazioni e non strumento di “ostacolo o rallentamento”.

È evidente che le importanti novità normative, in gran parte auspicate anche da molte organizzazioni imprenditoriali, tra cui CNA, meritano, anche sul versante delle imprese, oltre che delle amministrazioni pubbliche, particolare attenzione, per far sì che esse migliorino e semplifichino effettivamente la vita degli operatori impegnati nei lavori pubblici, molti dei quali sono micro, piccole e medie imprese.

Fonte ANCI