Gli alunni della terza classe della scuola elementare “Chini”, ai Piani di Bolzano, hanno appena concluso la parte formativa del progetto “L’Artigiano sono io”, ideato da CNA-SHV per avvicinare il mondo della scuola a quello dell’economia, in particolare le imprese artigianali.

Dopo aver coinvolto attivamente, negli anni passati, le scuole medie, CNA-SHV ha voluto stavolta intrecciare un rapporto con le scuole elementari, con risultati sorprendenti. Già la scorsa settimana, alla fine della lezione in aula con il falegname Mario Cecchetto ed i funzionari di CNA-SHV, diversi studenti avevano manifestato la volontà di cimentarsi, da grandi, in mestieri artigiani come sarto-stilista, orafo e falegname. Un desiderio diventato ancor più forte oggi (22 aprile 2016), quando gli alunni hanno visto di persona come lavorano due aziende artigiane con sede nella zona produttiva dei Piani.

La prima tappa è stata alla tipografia Alto Adige. Il titolare Fausto Inama e Laura Montemurro hanno illustrato alla scolaresca (accompagnata dai docenti Salvatore Perrone, Mariangela Sorbello, Stefania De Fazio, Stefania Amantea e Christine Kaltenhauser) tutti i processi produttivi: dalla video composizione grafica alle lastre, dal taglio della carta alla stampa finale.

La seconda tappa si è svolta alla falegnameria Lucchesini. Il titolare David Lucchesini ha mostrato ai ragazzi i macchinari in attività con l’intero ciclo produttivo: dal legno grezzo al prodotto finale.

“Promuovere i mestieri artigiani nelle scuole – afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV – è un’attività affascinante. Ancor di più perché abbiamo scoperto che a 8-9 anni molti bambini vorrebbero dare sfogo alla loro creatività immaginando un futuro proprio come artigiano. Eppure appena 5 anni dopo, alla fine della scuola media, i giovani vengono spesso indirizzati verso percorsi scolastici tradizionali, propedeutici a professioni a volte senza sbocchi lavorativi. La nostra esperienza nelle scuole ci invita a far riflettere i decisori politici e le famiglie: i percorsi scolastici di formazione professionale, formazione duale e la novità della maturità professionale, che consente di andare anche all’università, meritano maggiore attenzione. In un mercato globalizzato invaso da prodotti low cost provenienti dall’estero, spesso copia malfatta dei nostri prodotti d’eccellenza, l’unica cosa che non possono copiarci sono le idee e le mani dei nostri artigiani, sempre più competitivi e digitalizzati. Impariamo a coltivare i sogni dei nostri bambini”.  

 

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