L’Asse del Brennero si riappropri del suo ruolo: collegamento nel cuore dell’Europa

Un tavolo di lavoro coordinato dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, con le associazioni di categoria, le camere di commercio e le istituzioni territoriali, per tracciare il futuro dell’Asse del Brennero nel contesto europeo, superando i divieti austriaci e delineando un ruolo su misura che garantisca lo sviluppo economico e gli spostamenti di persone e merci in un corridoio fondamentale per collegare il Nord e il Centro Europa con il Mediterraneo. È la proposta lanciata dal professor Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, questa mattina, nel corso del webinar “Il Brennero e la politica dei trasporti attraverso le Alpi”, organizzato dal sistema camerale nazionale tramite Uniontrasporti, al quale hanno partecipato i vertici del mondo politico ed economico italiano.

La politica dei trasporti sull’asse del Brennero è un tema controverso e molto discusso di cui il sistema camerale italiano si sta occupando da tempo. Problemi centrali sono i divieti di circolazione discriminatori emessi dal Tirolo, i loro effetti sul traffico merci che attraversa le Alpi e le misure per renderlo più efficiente e sostenibile.

Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige, nell’esprimere apprezzamento per la soluzione indicata dal ministro ha sottolineato che “Le infrastrutture stradali, ferroviarie e digitali sono un’opportunità di collegamento tra i popoli, prima ancora che per le merci e per il settore dell’autotrasporto. Crediamo che il tavolo debba muoversi nell’ottica della tripla E: Ecologia, Economia, Europa. Occorre trovare soluzioni di ampio respiro, tenendo conto dei divieti austriaci che sono un problema ma non l’unico problema”. Corrarati ha aggiunto: “L’asse viario venga lasciato alle aziende, all’autotrasporto, a chi si sposta per lavoro. Dobbiamo fare in modo che chi si sposta per turismo utilizzi altre infrastrutture di trasporto. Gli introiti dei pedaggi potrebbero incentivare il ricambio dei veicoli pesanti con alimentazioni più ecologiche e supportare la realizzazione di servizi che consentano alle persone che vivono di autotrasporto di operare in condizioni dignitose. Riportiamo al centro le persone, i lavoratori e gli imprenditori, oggi costretti a stare ore in coda per 150 chilometri”.

Il ministro Giovannini ha, inoltre, sottolineato che “Il Brennero è fondamentale per il futuro dell’economia e dell’Italia. È cruciale che ci sia cooperazione e coordinamento tra i Paesi europei per promuovere uno sviluppo del corridoio del Brennero che tuteli le prerogative delle industrie italiane e i principi fondamentali dell’Ue, come la libera circolazione delle merci e la concorrenza leale. “Per questo – ha concluso il ministro – sostengo la tesi del sistema camerale secondo cui i divieti unilaterali imposti dal Tirolo non sono conformi al diritto europeo e auspico si trovino soluzioni congiunte a breve termine.”

Dall’evento online è emersa l’opinione unanime che occorrono soluzioni condivise, non divieti di circolazione unilaterali e discriminatori che violano il diritto comunitario. E’ convinzione condivisa dalle principali sigle dell’autotrasporto che il Brennero sia la principale rotta commerciale via terra per l’Italia. Per tale ragione il corridoio riveste una particolare importanza strategica per l’economia italiana. Il webinar ha, inoltre, evidenziato la buona collaborazione delle camere di commercio italiane con il Governo, i rappresentanti politici e le associazioni economiche nella ricerca di soluzioni condivise, finalizzate a rendere il corridoio del Brennero efficiente e sostenibile.

Nonostante la disapprovazione per le misure unilaterali del Tirolo, i partecipanti sono stati concordi sulla necessità di un impegno comune per garantire un trasporto merci sostenibile su strada e un ragionevole trasferimento delle merci su rotaia. Tuttavia, ciò richiede la disponibilità di una alternativa ferroviaria efficiente e performante e un atto di volontà da parte di tutti gli attori lungo l’asse del Brennero.

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