CNA Fita, l’Unione che raggruppa oltre 1000 imprese di trasporto merci e persone a livello provinciale, esprime preoccupazione per i ritardi e sollecita interventi rapidi e decisivi per la definizione degli strumenti attuativi indispensabili per rendere disponibili le risorse destinate al Trasporto con la Legge di Stabilità 2016”. Questo il segnale chiaro e preciso lanciato da Aldo Bondi, Presidente provinciale CNA Fita.

“Dopo oltre due mesi dall’approvazione della Legge di Stabilità – spiega Bondi – ancora oggi non sono state rese note le modalità di utilizzo di risorse importanti per la categoria. Mi riferisco alle deduzioni forfetarie riservate ai trasportatori, vicenda sulla quale già l’anno scorso si sono manifestate numerose tensioni a causa dei ritardi con cui l’Agenzia delle Entrate ha reso noti gli importi da mettere in deduzione. Non vorremmo essere costretti a ripetere anche quest’anno quella negativa esperienza. Molte imprese, a bilanci già chiusi, furono costrette ad attendere fino ai primi di agosto per conoscere gli importi delle proprie deduzioni”.

Solo qualche settimana fa l’Unione ha chiamato a raccolta gli autotrasportatori reggiani per fare luce sulle novità normative contenute nella Legge di Stabilità e sulla suddivisione delle risorse per l’autotrasporto.

“Sugli incentivi per gli investimenti in nuovi veicoli  – prosegue il presidente CNA Fita – non sono poi chiari i meccanismi attraverso i quali le imprese che intendono cambiare il proprio mezzo potranno usufruire degli incentivi riservati a chi intende acquistare un veicolo di nuova generazione, più sicuro e meno inquinante”.

“A mio parere – conclude Aldo Bondi – se si vogliono conseguire risultati attesi, come la maggiore sicurezza ed il minore inquinamento, e nel contempo non penalizzare la categoria, bisogna collegare direttamente i risparmi realizzati con l’esclusione dal diritto al rimborso delle Accise sul gasolio sui veicoli euro 1 ed euro 2, riservando la misura incentivante a quei soggetti che, essendo titolari di veicoli inferiori ad euro 3, decidono di acquistare veicoli nuovi e meno inquinanti. Auspichiamo una rapida risoluzione dai Ministeri competenti per riuscire a cogliere le opportunità contenute nella Finanziaria”.