L’Italia torna a essere il primo produttore di vino al mondo. L’annuncio arriva direttamente da Parigi e fa storcere il naso ai cugini francesi. La Francia, infatti, si trova al secondo posto, prima della Spagna. Già lo scorso anno i vignaioli transalpini produttori di champagne si erano visti scavalcare in termini di quantità (320 i milioni di bottiglie italiane stappate contro i 307 per la Francia nel 2014); il mese scorso è arrivato il sorpasso sulla qualità (il premio Sparkling Wine Producer of the Year assegnato alle cantine Ferrari) e di pochi giorni fa è l’ultimo duro colpo: in Italia, dopo l’ultima vendemmia, i tini abbondano di uva.

“L’Italia – ha commentato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – si conferma la patria del vino, tornando a essere leader anche nella produzione. Abbiamo una ricchezza straordinaria con oltre 500 vitigni coltivati e vogliamo valorizzare ancora di più il grande lavoro fatto dalle nostre aziende in questi anni. Per questo a Expo abbiamo dedicato al vino italiano un padiglione che ha mostrato a più di un milione e mezzo di visitatori la forza, la storia e il futuro di questo settore. Siamo pronti a sostenere con ancora più determinazione l’export che ormai supera stabilmente i 5 miliardi di euro all’anno“.

 La classifica è stata stilata in base alle auto-dichiarazioni degli Stati membri a Bruxelles: l’Italia ha raccolto 48,8 milioni d’ettolitri di vino, la Francia 46,45 e la Spagna 36,6 milioni.

Il Presidente nazionale di CNA Alimentare Mirco Della Vecchia, ricorda come l’Italia con 523 vini DOCG, DOC, IGT, ha già il primato europeo delle produzioni eccellenti, segno evidente che a quantità crescenti corrisponde una qualità crescente.

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