Comunicato stampa Ancona, 27/04/2017 

 

L’OLIO MARCHIGIANO E’ IGP

Un successo storico per una delle produzioni più importanti della nostra regione: è stato pubblicato il regolamento esecutivo europeo che annovera l’olio marchigiano tra le Indicazioni Geografiche Protette. 

 

ANCONA – Ventitre anni di attesa, ventitre anni di lotte, ventitre anni di documenti studi e prove che hanno permesso, finalmente, all’olio marchigiano di entrare nell’olimpo delle produzioni tutelate dall’Unione Europea. L’olio extravergine d’oliva “Marche” è oggi una realtà IGP. Si è concluso, grazie al lavoro del Consorzio Marche Extravergine con i suoi storici produttori di olio e con il prezioso ausilio dell’assessorato all’agricoltura, l’iter di approvazione dell’Igp Marche (Indicazione geografica protetta) con la pubblicazione del regolamento esecutivo sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione. 

I frantoi che potranno fregiarsi di questo importante marchio dovranno rispettare il disciplinare che regolamenta la produzione. In particolare:

1. le varietà presenti che concorrono all’Indicazione Geografica Protetta “Marche”, da sole o congiuntamente, sono: Piantone di Falerone, Ascolana tenera, Ascolana dura, Piantone di Mogliano, Carboncella, Raggia, Raggiola, Frantoio, Rosciola, Leccino, Mignola, Coroncina, Moraiolo, Sargano di Fermo, Orbetana e Pendolino per un minimo dell’85%. Sono ammesse altre varietà fino a un massimo del 15%;

2. la temperatura massima di lavorazione consentita in frantoio è di 30°C e la resa massima in olio è fissata al 20%;

3. definisce in dettaglio le caratteristiche organolettiche e fisico-chimiche (per es. acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a 0,4%).

“La battaglia è stata lunga e dolorosa – commenta Francesca Petrini, portavoce CNA Agroalimentare per il settore agricoltura – ma alla fine l’abbiamo spuntata grazie alla costanza dell’attività del Consorzio e di storici produttori di olio che da anni promuovono il prodotto locale vincendo premi in ambiti anche internazionali. All’inizio le nostre ambizioni erano sinceramente diverse e più elevate del riconoscimento territoriale, ma durante il corso di questi anni, caratterizzati da incontri al ministero ed in Europa, ci siamo resi conto che l’unica soluzione per una valorizzazione del prodotto con marchio tutelato dalla Comunità era l’IGP che nel nostro caso è paragonabile ad una Dop in quanto l’origine delle olive e tutte le fasi produttive devono avvenire esclusivamente all’interno del territorio della regione MARCHE. Un risultato comunque non scontato che ci ha preso energie e che ora finalmente corona anni ed anni di battaglie”. 

(SCHEDA PRODOTTO PROVVISORIA)
L’Olio Extravergine di oliva Marche IGP è riservata all’olio ottenuto da 12 varietà di olive di cui 10 autoctone. Le autoctone sono le seguenti: Ascolana tenera, Carboncella, Coroncina, Mignola, Orbetana, Piantone di Falerone, Piantone di Mogliano, Raggia/Raggiola, Rosciola dei Colli Esini e Sargano di Fermo. Le altre 2 varietà – Frantoio e Leccino – sono di utilizzo consuetudinario essendo entrambe presenti sul territorio da circa un secolo. Le 12 varietà sopra indicate devono essere presenti negli oliveti, da sole o congiuntamente, per un minimo dell’85 %. Sono ammesse altre varietà fino a un massimo del 15 %.

Aspetto e sapore
L’Olio Extravergine di oliva Marche IGP è caratterizzato da un colore giallo/verde, al sapore si presenta fruttato medio, amaro medio, piccante medio, con piccole oscillazioni verso l’intenso o verso il leggero. Il fruttato è caratterizzato da note erbacee fresche accompagnate da un tipico sentore di erba talora accompagnato/sostituito da sentori di mandorla e/o carciofo in funzione della componente varietale prevalente.

Zona di produzione
La zona di produzione dell’Olio Extravergine di Oliva Marche IGP comprende numerosi Comuni della Regione Marche.

Commercializzazione
L’olio «Marche» IGP deve essere commercializzato in recipienti consentiti dalla normativa vigente e con capacità non superiore a 5 litri, sigillati e provvisti di etichetta.