Cina – Sicurezza alimentare, IV Dialogo italo-cinese sulla carne bovina

L’Ambasciata d’Italia in Cina conferma il suo impegno a sostegno delle aziende italiane del settore agroalimentare interessate al mercato cinese. Si è svolto oggi a Pechino il IV Dialogo italo-cinese sulla Sicurezza alimentare, importante occasione di scambio tra esperti di alto livello del ministero della Salute, della China Food and Drug Administration e di centri di ricerca e think-tank italiani e cinesi.

Il Dialogo – organizzato dall’Ambasciata italiana – costituisce una importante occasione di promozione dei nostri prodotti agroalimentari poiché consente di illustrare alle autorità cinesi chiamate ad autorizzare le nostre esportazioni, l’elevato livello dell’Italia nel settore della sicurezza alimentare e della sanità veterinaria. Dopo gli appuntamenti degli ultimi tre anni, dedicati rispettivamente all’olio d’oliva, ai prodotti lattiero-caseari e alla carne suina, l’edizione di quest’anno si è concentrata sulla carne bovina, con un’analisi dei processi di allevamento, macellazione, conservazione e distribuzione dei prodotti italiani. “Gli standard italiani sulla sicurezza alimentare sono offerti ai cinesi come modello per proseguire un lavoro comune di scambio di migliori pratiche – ha detto l’Ambasciatore d’Italia in Cina, Ettore Sequi, durante il suo intervento -.

L’obiettivo è l’elevazione degli standard qualitativi e di sicurezza, l’eliminazione delle restanti barriere al commercio e un più ampio accesso al mercato cinese per i prodotti agroalimentari italiani”. Sequi ha poi ricordato che “in Italia la sicurezza alimentare è una scelta politica fondamentale e strettamente legata al sistema sanitario nazionale perchè la tutela della salute comincia con una sana alimentazione e, quindi, con un adeguato controllo delle produzioni agroalimentari”.

Per parlare delle condizioni sanitarie degli allevamenti, della qualità e della sicurezza della carne italiana, il Ministero della Salute ha inviato a Pechino i Direttori generali Silvio Borrello e Giuseppe Ruocco, accompagnati da esperti delle rispettive Direzioni generali e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino. Ruocco e Borrello hanno sottolineato come la ricerca scientifica, un’avanzata legislazione in tema di sicurezza alimentare, un efficace e rigoroso sistema di controlli abbiano permesso all’Italia di acquisire un patrimonio di buone pratiche unico al mondo.

Il cosiddetto approccio “One Health”, adottato da sempre nel nostro Paese, consente all’Italia di offrire eccellenza e qualità grazie a un’industria alimentare sicura, e prodotti agroalimentari che saranno sempre più apprezzati dai consumatori cinesi.

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