La ceramica che sfida la gravità
Prendi la ceramica, ma dimentica l’artigianato tradizionale. Pensa piuttosto al design, la ricerca, la sperimentazione di materiali, capace di sfidare leggi fisiche e luoghi comuni. “I miei vasi hanno un’altra forma – spiega Nello Valentino, 46 anni – o meglio cambiano forma a seconda del peso dell’acqua. I piatti per le praline sono spade sfoderate dalla tavola e le stoviglie personalizzate raccontano la storia degli chef stellati. Nel mio lavoro mi diverto, gioco in continuazione”.
Valentino viene da una piccola frazione, Celzi di Fiorino, 800 anime in provincia di Avellino. Ha frequentato l’Istituto d’Arte e la facoltà di Architettura, ma da sempre è stato attratto più dal design che dall’artigianato, con una passione irresistibile per la ceramica.
“Ho lavorato per studi di architettura e insegnato per otto anni – racconta Valentino – ma le regole non fanno per me. Amo sperimentare e ho iniziato negli anni dell’università con un collega, realizzando vasi artistico-artigianali. La nostra esperienza funzionò, vendemmo i prodotti a mostre d’arte locali”. E la passione si trasformò così in lavoro.
Nel 2000 nasce “Bhumi”, che significa terra in indiano, il laboratorio-impresa di Valentino, in collaborazione artistica con Agnello Rega. “Realizziamo tutte le fasi della produzione della ceramica – spiega Valentino – dalla progettazione alla foggiatura, dalla formatura alla decorazione. L’inizio è stato drammatico, non è facile imporsi sul mercato con una propria linea. I nostri vasi non hanno forma di vasi, infatti. Possono essere quattro cilindri sottili vicini, un quadrato, basculanti. Sono oggetti più legati al design e all’arte che all’artigianato”.
Ma piano piano le cose sono cambiate e sono arrivati i riconoscimenti. “Nel 2003 abbiamo vinto un concorso per una nostra oliera, prodotta con procedimenti tecnologici sperimentali e da allora abbiamo continuato a fare ricerca – continua – anche in collaborazione con Università come La Sapienza di Roma o la facoltà di Architettura di Napoli”.
Vasi realizzati con paste che trattengono l’acqua e la rilasciano con lentezza in 20 giorni. Lampade, bricchi, porta candele prodotti con le trafile, macchinari normalmente utilizzati per produrre laterizi, esposti alla Triennale di Milano o vincitori della Palermo design week. O ancora, il terzo premio delle Olimpiadi di Architettura a Madrid, in collaborazione con la Sapienza e l’Università di Bolzano, per le lampade realizzate per il progetto “Solar” di edilizia auto-sostenibile.
Ma in tempo di crisi a resistere è soprattutto la produzione di stoviglie per gli chef stellati, linea di punta di Bhumi. “Sono prodotti personalizzati – spiega Valentino – spesso ‘su misura’ delle ricette. Come il ‘Vesuvium’ creato per lo chef Paolo Barrale o il piatto-spada per le praline di Carmen Vecchioni”, che Valentino presenterà in occasione dei venerdì del cioccolato di CNA, ad Expo, venerdì 26 giugno.