Il governo italiano ha risposto alla Commissione Europea, entro i termini previsti dalla procedura di infrazione (prima fase – lettera di messa in mora), in merito alla contestazione sollevata nei confronti del nostro Paese per quanto previsto nella legge n.138/74. Secondo quanto riportato dall’ANSA Europa, il Governo italiano ha ribadito la posizione attuale, ovvero il divieto di impiego di latte concentrato o in polvere nelle produzioni lattiero-casearie.

La motivazione addotta dall’Italia è che si tratta di una materia non soggetta all’armonizzazione e per la quale, di conseguenza, gli Stati membri possono decidere se adottare le norme europee così come sono proposte o decidere se allentarle o renderle più vincolanti. È stato anche specificato che, quanto previsto dalla normativa italiana non porta a una distorsione della concorrenza, così come non determina una limitazione alla circolazione di formaggi che invece utilizzano il latte in polvere, ma che sono stati prodotti in altri Stati europei. Per maggiori informazioni, si rimanda al seguente link.