tatuatori

Nuove regole per chi effettua tatuaggi o trucco permanente: con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento, l’Unione europea ha introdotto, dallo scorso 4 gennaio, nuove restrizioni sulle sostanze contenute negli inchiostri.

Le modifiche sono il frutto di una revisione scientifica e tecnica sui rischi legati all’utilizzo di alcune sostanze nei colori dei tatuaggi. Al centro delle analisi, affidate nel 2015 dalla Commissione europea all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), i diversi tipi di inchiostri utilizzati e l’opportunità di introdurre limiti al loro impiego, a salvaguardia della salute e della sicurezza degli utenti. 

Il Regolamento ha sollevato alcuni dubbi, chiariti recentemente dal ministero della Salute.

Vediamoli.

I controlli sulla qualità

Tra i chiarimenti, il fatto che i tatuatori debbano assicurarsi che al momento dell’acquisto sui prodotti sia indicata la dicitura “Miscela per tatuaggi o trucco permanente”. Lato produttori, dal 4 gennaio scorso, sono tenuti a riportare la stessa dicitura su confezioni e imballaggi degli inchiostri immessi in commercio.

Non è l’unico obbligo a carico delle aziende del settore. Prima di utilizzare la miscela, infatti, il tatuatore dovrà informare l’utente sui contenuti della miscela. Il ministero mette poi in guardia gli operatori da pratiche scorrette, come applicare sconti su miscele in stock di magazzino fuori mercato dal 4 gennaio per incentivarne l’uso. Il rischio, infatti, è che tali miscele contengano sostanze cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione, sensibilizzanti per la cute, corrosive e irritanti, oltreché alcune sostanze già vietate nei cosmetici.

Formazione e informazione per gli operatori

Dal ministero, infine, il richiamo sulla necessità che i tatuatori siano adeguatamente formati e informati sulla corretta interpretazione delle restrizioni e sull’opportunità di acquistare da ditte europee che producono miscele per tatuaggi che riportano in etichetta la dicitura “miscele per tatuaggi o trucco permanente”, ovvero da ditte importatrici “che abbiano ben chiaro il proprio ruolo nella catena di approvvigionamento nel contesto REACH”.

I tatuatori possono e devono pretendere dai produttori presso i quali si riforniscono di acquistare miscele correttamente etichettate. E poi c’è il capitolo smaltimento: poiché i produttori erano già da tempo informati sui nuovi obblighi, il ministero invita i tatuatori a cercare con loro un accordo per lo smaltimento di miscele fuori mercato eventualmente in stock di magazzino.

Il regolamento prevede una deroga temporanea rispetto ai colori blu e verde.

Le nuove restrizioni non si applicano, infatti, alla produzione dei Pigment Blue 15:3 e il Pigment Green 7, poiché attualmente non esistono alternative più sicure e tecnicamente adeguate per la loro produzione. Per questi ultimi pigmenti, pertanto, è stata concessa una deroga temporanea per dare modo ai fabbricanti di riformulare le miscele e adottare alternative più sicure entro il 4 gennaio 2023.

Tag: