Divieto totale d’uso dell’erbicida entro il 2022. Ma la decisione finale spetta ai Governi. Piena soddisfazione di CNA Agroalimentare

Il Parlamento si è opposto alla proposta della Commissione di rinnovare per dieci anni la licenza dell’erbicida. Per i deputati, l’Unione dovrebbe anzitutto eliminare la sostanza partendo con un divieto per l’uso domestico e un divieto per quello agricolo non appena saranno a disposizione alternative biologiche (ad esempio i cosiddetti sistemi di difesa integrata) sufficienti per il controllo delle erbe infestanti. Domani il voto degli Stati membri.

Il Parlamento Ue contro il glicofostato (un erbicida non selettivo divenuto di libera produzione nel 2001, anno in cui è scaduto il relativo brevetto): divieto totale entro il 2022.

Il Parlamento si è opposto alla proposta della Commissione di rinnovare per dieci anni la licenza dell’ erbicida. Per i deputati, l’Unione dovrebbe anzitutto eliminare la sostanza partendo con un divieto per l’uso domestico e un divieto per quello agricolo non appena saranno a disposizione alternative biologiche (ad esempio i cosiddetti sistemi di difesa integrata) sufficienti per il controllo delle erbe infestanti.

L’obiettivo finale chiesto dai deputati deve essere un divieto totale nell’Ue entro il 15 dicembre 2022, con le necessarie restrizioni intermedie.
Il processo comunitario di valutazione dei rischi, da effettuare prima di rinnovare la licenza della sostanza, preoccupa perché l’Agenzia per i tumori dell’Onu e le Agenzie dell’Ue per la sicurezza alimentare e per i prodotti chimici sono arrivate a conclusioni divergenti per quanto riguarda la sua sicurezza.

Per i deputati, inoltre, i documenti interni della Monsanto – l’azienda proprietaria e produttrice del Roundup, di cui il glifosato è la principale sostanza attiva – che sono stati resi pubblici, hanno fatto sorgere dubbi in merito alla credibilità di alcuni studi utilizzati dall’Ue per la valutazione della sicurezza del glifosato

La procedura di autorizzazione comunitaria, inclusa la valutazione scientifica delle sostanze, dovrebbe basarsi unicamente su studi soggetti a revisione paritetica e su studi indipendenti pubblicati e commissionati dalle autorità pubbliche competenti. Le agenzie dell’Ue dovrebbero essere dotate di risorse sufficienti per consentire loro di lavorare in questo modo.

La risoluzione non vincolante è stata approvata con 355 voti favorevoli, 204 voti contrari e 111 astensioni. Gli Stati membri dell’Ue voteranno domani la proposta della Commissione per rinnovare l’autorizzazione all’immissione in commercio di glifosato per 10 anni, a partire dal 15 dicembre di quest’anno, data di scadenza della licenza attuale.